La crisi economica che ha investito il Paese a causa della Pandemia da Covid 19 ha avuto un forte impatto sul reddito di metà delle famiglie italiane che, secondo i dati diffusi dalla Banca D’Italia, ha subito un forte decremento negli ultimi mesi. In particolare, Bankitalia ha effettuato una indagine straordinaria sulle famiglie per rilevare i dati della loro situazione economica, da aprile a maggio 2020, e le loro aspettative future.
Più di un terzo degli intervistati ha affermato di disporre di risorse liquide sufficienti per far fronte alle spese essenziali per soli tre mesi, in assenza di nuove entrate. Circa un quinto dei lavoratori indipendenti e con contratto a termine si trova in tale condizione e ha subito una riduzione di oltre il 50% del reddito familiare. Il calo si è registrato nonostante le misure di sostegno al reddito ricevute dal governo.
L’impatto della crisi è stato più negativo per i lavoratori indipendenti, per le partite IVA e gli autonomi, l’80% dei quali ha subito una riduzione del reddito con ricadute pesanti sul reddito familiare, che è diminuito di oltre la metà per il 36 % degli stessi.
Le aspettative delle famiglie per il futuro non sono ottimistiche, circa la metà degli intervistati si aspetta un calo dei redditi per il prossimo anno, anche se inferiore rispetto a quello subito durante il lock down. Soltanto il 15% ritiene che il proprio reddito tornerà ai livelli precedenti alla pandemia.
Inoltre, il 40% degli intervistati ha dichiarato di aver difficoltà a pagare le rate del mutuo, soprattutto i soggetti provenienti dalle regioni del centro e del sud. Tuttavia, solo un terzo di chi si trova in difficoltà con i pagamenti ha dichiarato di voler ricorrere alla moratoria mutui.
Rilevanti, conseguentemente, anche le ripercussioni sul mercato immobiliare. Bankitalia ha intervistato 1352 agenti immobiliari dal 18 maggio al 18 giugno. È emersa una drastica riduzione del numero di agenzie che ha venduto almeno un immobile nell’ultimo trimestre e si sono ridotti i potenziali acquirenti e venditori.
Anche il turismo delle famiglie italiane risentirà della crisi: circa il 30% degli intervistati ha dichiarato di non potersi permettere allo stato attuale una vacanza e il 60% ritiene che anche dopo la crisi le proprie spese per viaggi e intrattenimento (cinema, teatro, ristoranti) si ridurranno notevolmente.
Si spera che questi scenari pessimistici vengano disattesi dalla realtà e che il governo adotti misure incisive soprattutto a vantaggio delle famiglie più svantaggiate, affinché possano tornare al tenore di vita precedente alla crisi, o per lo meno avvicinarsi ad esso. La crisi peggiore, quella sanitaria, sembra superata, non resta che concentrarsi, adesso, sul superamento di quella economica. L’Italia può farcela.
di Manuela Messina