“Fotografia. Nuove produzioni 2020 per la collezione Roma”, a cura di Francesco Zizola, è una mostra nata dalla volontà dell’Assessorato alla Crescita Culturale di Roma Capitale di dare seguito ad un progetto nato in seno a “Fotografia Festival Internazionale di Roma” che aveva istituito, già dal 2003, la residenza per un fotografo di fama internazionale.
Sono state così raccolte per l’Archivio Fotografico del Museo di Roma le immagini di 15 importanti protagonisti della fotografia contemporanea che si sono impegnati a narrare Roma attraverso il loro sguardo. Nel 2019 è stato proposto a Francesco Zizola di curare la ripresa della pratica delle residenze che erano state interrotte, e così arricchire la collezione permanente. Zizola ha invitato a Roma 5 artisti noti nel mondo della produzione artistica e fotografica internazionale.
Sono esposte al Mattatoio di Roma, ex Macro Testaccio, circa 130 immagini di Nadav Kander, Martin Kollar, Alex Majoli, Sarah Moon (presente anche con un video) e Tommaso Protti. Tutti hanno lavorato in residenza a Roma nel corso del 2019, tranne Kollar che ha scelto di viaggiare a piedi e di realizzare il proprio lavoro attraverso un percorso di avvicinamento a Roma partendo dal fiume Danubio.
Gli scatti di Alex Majoli si spingono ad innovare il linguaggio di espressione della documentazione del reale, quelli di Sarah Moon, invece, esaminano il ruolo della memoria e del ricordo nel suo relazionarsi con la materia che la città di Roma offre. Nadav Kander, maestro riconosciuto nel panorama fotografico internazionale, ha esplorato con i suoi scatti il volto della Roma antica e secolare, che tramanda la sua essenza da una generazione all’altra, mentre Tommaso Protti analizza il presente duro e ruvido delle periferie. Un discorso a parte va fatto per l’opera di Kollar, che ha lavorato sull’antica collocazione di Roma al centro del mondo, camminando per 42 giorni da Bratislava alla Città Eterna su quelle strade che un tempo erano le arterie principali dell’Impero romano.
Attraverso la molteplicità di approcci visuali e concettuali, queste nuove produzioni regalano uno sguardo multiforme e profondo sulle molteplici anime della Città Eterna, e rappresentano un lascito importante per la collezione dell’Archivio Fotografico.
di Eleonora Marino