Una grande poetessa cinese dell’epoca Song: Li Qingzhao

Tra le grandi poetesse della storia della letteratura vale la pena citare Li Qingzhao, nome letterario (hao) Yi’an Jushi, chiamata anche Li Yi’an, (nato nel 1084, Jinan, provincia di Shandong, Cina – morta dopo il 1155, Jinhua, provincia di Zhejiang). Si tratta forse della più importante poetessa della Cina e il suo lavoro, sebbene sopravvissuto solo in frammenti, continua ad essere molto considerato.

Li Qingzhao è famosa come i poeti come Du Fu (杜甫 Gongyi, 712 – Hunan, 770) e Bai Juyi (anche Bo Juyi o Po Chü-i; cinese: 白居易; 772–846). Visse nell’epoca della dinastia Song (960-1279 d.C.), quando le donne, purtroppo, avevano perso la libertà raggiunta nel periodo della dinastia Tang (618-907 d.C.) e non potevano accedere all’istruzione superiore.

Li Qingzhao ebbe, però, il privilegio di essere nata in una famiglia di letterati e di essere l’amata figlia di uno studioso aristocratico che le consentì di scrivere poesie fin da quando era ancora adolescente. Inoltre, era anche l’amata sposa di un importante funzionario dello Stato, figlio di un ministro, Zhao Mingcheng, che sposò nel 1101. Con il marito, appassionato collezionista, compose un enorme catalogo di capolavori. Purtroppo, il loro matrimonio fu interrotto nel 1129 dalla morte prematura di lui durante la loro fuga da Kaifeng, la capitale della dinastia Song, conquistata dai Juchen. Da sola, poi, Li giunse a Hangzhou nel 1132. Due anni dopo fuggì a Jinhua, dove morì, probabilmente dopo il 1155.

Li Qingzhao ha prodotto sette volumi di saggi e sei volumi di poesia, ma la maggior parte della sua opera è andata perduta ad eccezione di alcuni frammenti di poesia e oggi è possibile leggere solo citazioni dalle sue opere e qualche pagina di scritti successivi alla prematura morte del marito.

Riferimenti a questa parte della sua vita errante e in povertà furono espressi con versi amari e delicati, violenti e languidi. Nonostante la sua intensa sensibilità e il rispetto per i fenomeni naturali, Li non può essere definita una poetessa naturalista, perché la sua attenzione rimase principalmente circoscritta al suo cortile e al suo giardino.

Attraverso i suoi versi Li desiderava arrestare lo scorrere della vita. Le sue poesie sono una sorta di lotta contro il tempo, una certezza assoluta per cancellare l’oblio e riconquistare il passato per salvare il suo tempo presente. Nell’afferrare un momento del tempo, i sogni di Li sono sogni ad occhi aperti consapevoli.

Questa poetessa ha composto principalmente poesie tz’u (o cí), una forma particolare di carmi. Il suo talento governava le regole della metrica e i suoi versi sono noti per l’ enfasi nel raccontare le sue esperienze personali con la forza di una passione superiore a quella dei poeti suoi contemporanei. Le sue opere poetiche rivelano i drammi della sua esistenza, con le prime opere caratterizzate da una rilassata vitalità e i con i versi scritti dopo la morte del marito e durante il suo esilio che riflettono un tono cupo e afflitto.

PRIMAVERA A WǓLÍNG

武 陵 春 Wŭlíng Chūn

Fragrante polvere di petali profumati:

Quando i fiori si dissolvono

e il vento cessa nel tardo pomeriggio,

Sono troppo stanca per spazzolarmi i capelli.

Gli oggetti domestici sono invariati,

ma con l’assenza del mio amato,

tutte le questioni quotidiane cessano.

Lacrime silenziose sono il preludio

al flusso della parola.

Ho sentito parlare della bellezza

Dei Due Ruscelli in primavera

e penso di navigarvi

con la mia barca leggera.

Sono preoccupata, però,

che questa barchetta

non possa far galleggiare il peso del dolore.

(Traduzione dal Cinese di Carlo Marino)

風 住 塵 香 花 已 盡 fēng zhù chén xiāng huā yĭ jìn,

日 晚 捲 梳 頭 rì wăn juàn shū tóu.

物 是 人 非 事 事 休 wù shì rén fēi shì shì xiū,

欲 語 淚 先 流 yù yŭ lèi xiān liú.

聞 說 雙 溪 春 尚 好 wén shuō shuāng xī chūn shàng hăo,

也 擬 泛 輕 舟 yĕ nĭ fàn qīng zhōu.

只 恐 雙 溪 舴 艋 舟 zhĭ kŏng shuāng xī zé mĕng, zhōu

載 不 動 許 多 愁 zài bú dòng xŭ duō chóu.

di Carlo Marino

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