“L’idea che sto perfezionando assieme ai colleghi di governo è individuare luoghi pubblici istituzionali, università, sedi fieristiche, aree dotate di strutture e piattaforme tecnologiche, dove ospitare un numero più ampio di candidati per fare dei concorsi online, senza carta e penne, in sicurezza e in una dimensione più ampia”. Così il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, commenta nel corso dell’audizione nella commissione Lavoro e Affari costituzionali di Camera e Senato.
“Il Recovery ha bisogno di tempi brevi in termini di reclutamento. Non si possono avviare dei concorsi strutturali, perché il Recovery non li finanzia. E quindi stavamo pensando a un meccanismo molto anglosassone di avvalerci degli ordini professionali e della scelta all’interno degli ordini professionali”, ha aggiunto il ministro della Funzione pubblica. Secondo Brunetta, questo meccanismo avrebbe comunque “dei limiti, in maniera tale che gli enti interessati e i responsabili dei progetti possano scegliere per professionalità e specializzazione. Questo ci consentirebbe di avere dei contratti a termine altamente specializzati, per poi lasciare alle amministrazioni di continuare o meno”.
di Massimiliano Gonzi