Il nuovo singolo di Bluem

Un viaggio nel deserto del post-amore, immerso in suoni scarni e nostalgici che si specchiano in un universo lunare e arcaico, diafano ed epico.

Cover Lunedì – foto di Jasmine Färling (per gentile concessione)

È uscito il 22 febbraio LUNEDÌ, il nuovo singolo di Bluem. Intimo, etereo e potente, LUNEDÌ è il primo brano in italiano della giovane cantautrice e produttrice sarda Chiara Floris, classe 1995.

Trasferitasi a Londra nel 2014 per studiare musica, ha iniziato a scrivere e produrre i suoi brani originali.

Nel 2018 ha pubblicato da indipendente il suo EP di esordio cantato in lingua inglese e composto da tre brani: Picolina. Nel 2021 uscirà il suo primo album in italiano, intitolato NOTTE.

Il nuovo singolo, LUNEDÌ, partendo dal coro iniziale, totalmente privo di strumentazione, lentamente si anima con un beat elettronico e un sample vocale ispirato a una parte di “DE AQUÍ NO SALES” di Rosalía, a cui si aggiungono bassi e percussioni tribali come moderna, libera e personale interpretazione dei ritmi che hanno accompagnato la sua crescita.

In Lunedì il mondo di BLUEM riverbera con un’eco primaria e primordiale. L’immagine che l’accompagna, prima di una serie che seguirà tutto il progetto, è dedicata alla sua terra madre, la Sardegna. Ed è proprio intorno a quest’isola – a quell’anima rurale, affascinante e ancestrale che in essa sopravvive – che la musicista ha costruito il volto del suo nuovo progetto artistico.

«LUNEDÌ parla delle cose non dette. È un inno ai rapporti che mancano di comunicazione, che girano all’infinito intorno a un’intesa che non basta a tenerli in piedi. Parla della sofferenza di quei rapporti che continuano a esistere pur essendo basati su presupposti destinati a farli naufragare» ha dichiarato l’artista.

In LUNEDÌ si mescolano ineffabilmente amore, delusione, gelosia, rabbia e la dolorosa presa di coscienza di un rapporto per metà vissuto e per metà sognato. Sentimenti dove da una parte c’è un legame forte, impossibile da ignorare, dall’altra il desiderio (irrealizzabile) che lo si possa vivere con serenità. Una sorta di limbo che non trova pace né via d’uscita incorniciato da un suono essenziale, spogliato di ogni elemento superfluo, che vive al buio e traduce in suono il flow del pensiero.

Un sound puro che si fonde con un discorso interiore, che diventa universale e si fa portavoce di un sentire comune a tutti coloro che, almeno una volta, hanno sofferto per amore. A chi sa che le relazioni possono essere armi a doppio taglio, e di quanto sia facile ferirsi. A chi conosce la sottile linea tra sentirsi legati ed essere incatenati.

Ascoltalo qui: https://ffm.to/lunedi

di Eleonora Marino