Sono entrate in vigore da sabato 1° Maggio le nuove norme sullo smart working contenute nel “decreto proroghe”, che hanno liberato le amministrazioni dalla rigidità della soglia minima del 50% di dipendenti in lavoro agile. Da un primo monitoraggio effettuato dalla Funzione pubblica emerge l’intelligenza e la flessibilità delle risposte delle amministrazioni tutte, centrali e locali. Si dimostra pertanto rispettato in pieno lo spirito della norma: il ritorno alla normalità avverrà con un processo graduale, coerente con il progressivo riavvio delle attività in tutto il Paese, con le regole di prevenzione anti-contagio e con le esigenze del sistema dei trasporti, ma soprattutto restituendo alle singole amministrazioni la piena autonomia organizzativa.
Le prime mosse delle grandi città si muovono in questa direzione: da Roma a Milano, da Bari a Firenze, si verificheranno le esigenze di servizio e il sostegno alle riaperture con le diverse misure di contenimento e di prevenzione del rischio. A Genova si è scelto da tempo di aprire un tavolo con i sindacati per definire le soluzioni migliori, che possano soddisfare le necessità dell’ente e quelle dei dipendenti.
“Ho convocato per mercoledì 12 maggio l’Osservatorio del lavoro agile al fine di monitorare costantemente la situazione”, sottolinea il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta. “È importante aver lasciato alle singole amministrazioni la facoltà di decidere liberamente il numero di dipendenti in smart working sulla base di alcuni indicatori fondamentali: la continuità e l’efficienza dei servizi e la soddisfazione degli utenti, ossia di 60 milioni di italiani. È un’operazione che va letta senza paura e senza allarmismi: in progress gli uffici si autoregoleranno, perché hanno il massimo dell’autonomia e della flessibilità, e i servizi per cittadini e imprese miglioreranno e aumenteranno. Parallelamente, ai tavoli per i rinnovi contrattuali del pubblico impiego, lo strumento del lavoro agile sarà opportunamente regolato, a tutela dei lavoratori. È un ulteriore elemento per valorizzare il lavoro da remoto. Per questo dico che avremo una Pubblica amministrazione più flessibile, più efficiente e più rispondente all’unico faro: la soddisfazione dei cittadini, la soddisfazione delle imprese”.
di Massimiliano Gonzi