Down-Hill mountain bike

Scendere rapidamente dalla montagna

Il ciclismo è una disciplina che può essere vissuta a 360’ perché raccoglie in se molte specialità dalla strada al fuoristrada, dalla mountain-bike estrema al cicloturismo. La bici può essere usata come mezzo di trasporto, per la competizione o addirittura per il salvataggio ma di questa attività, quando parliamo di sport organizzato, fanno parte anche le attività educative, organizzative e programmatiche. Oggi però voglio occuparmi di una disciplina molto particolare il Down-Hill

Parlando del Down-Hill come sport, vorrei evitare considerazioni “morali” o” psicologiche” sugli sport estremi, a cui questa disciplina è associata, perché in realtà considero i piloti persone con una straordinaria forza di volontà che praticano allenamenti duri. Voglio inoltre precisare che questo, nonostante i costi elevati dei mezzi, è uno sport trasversale infatti tra i praticanti troviamo quasi tutte le classi sociali, Il borghese, lo studente ma anche l’impiegato e l’operaio. La bellezza dello scendere veloce su percorsi ripidi sembra, quasi come un gioco infantile, aver preso l’animo dei molti.

Ma veniamo ora a parlare di questa disciplina sportiva.

Considerato uno sport estremo o Action Sports il DownHill è una delle molte specialità della mountain bike. Disciplina nata in Francia agli inizi degli anni 80, nel corso di questi decenni si è sviluppata ed evoluta sia dal punto di vista dei percorsi sia per i mezzi utilizzati. La bicicletta usata per il Down-Hill ha subito una profonda evoluzione tecnologica rispetto alle normali bike, diventando sempre più simile a una moto da cross senza motore. Le bici utilizzate per questo sport infatti hanno telai in alluminio o carbonio sovradimensionati rispetto alla norma, geometrie con un angolo di sterzo molto aperto, freni a disco idraulici e delle sospensioni di derivazione motociclistica con un escursione alla ruota che supera i 200mm.

Il Down-Hill mountain bike è considerato uno sport estremo o per usare una terminologia più moderna un Action sport. Le gare ricordano come modalità di svolgimento quelle della discesa libera che si affronta con gli sci, gli atleti partono uno alla volta con distanziamento di alcuni secondi l’uno dall’altro, lo scopo della competizione è quello di lottare contro il cronometro, il vincitore è colui che impiega meno tempo a discendere la montagna in un percorso ricco di pendenze, rocce, buche e salti spettacolari.

Altra specialità del Downhill sono i circuiti cittadini chiamati DownTown che vedono la stessa modalità di partecipazione, percorsi artificiali in ambito urbano, gare che si svolgono in paesi di alta montagna, gli atleti frecciano a velocità folli per i vicoli delle città buttandosi “letteralmente” giù per lunghissime scalinate ed effettuando salti spettacolari su rampe artificiali; questa modalità di competizione è spettacolare, nelle gare di Down-Town infatti vi è sempre un pubblico numerosissimo. Spesso queste giornante di sport e divertimento terminano con coinvolgenti feste organizzate dallo staff con l’aiuto delle autorità locali a cui partecipano centinaia di persone proveniente da tutte le località limitrofe, un’occasione per socializzare sia per i piloti che per gli abitanti del posto.

Si può dire senza alcun dubbio che il Down-Hill è un’attività divertente, intrigante, spettacolare, aggregativa e di grande impatto sul territorio, essa  muove l’economia e ha un numero di praticanti che cresce ogni anno di più.

È uno sport per tutte le presone che amano un po’ di azione e brivido nella vita.

di Gabriele Michelangelo Baldoni