Si sta rafforzando fortemente il pressing per inoculare obbligatoriamente il vaccino in misura generalizzata, puntando maggiormente l’attenzione per il personale dipendente delle pubbliche amministrazioni.
Ancora forte la resistenza dei tanti che liberamente hanno scelto di non vaccinarsi.
Le legittime priorità governative, improntate alla tutela della collettività confliggono con la libertà ed il diritto sanitario.
Sulla questione polemiche e contestazioni.
A voler ragionare in termini di tutela della salute individuale e collettiva il passo vaccinale obbligatorio andrebbe a confliggere fortemente con la scelta di chi è drasticamente contrario al vaccino.
Per molti si configura come una sorta di violenza privata che, di fatto, comunque, al di là di chi abbia ragione o torto, consiste in una reale fenditura della libertà di scelta.
È tuttavia un’emergenza a tutela della collettività tutta.
Il prof. Ricciardi, consulente del Ministro della Salute nonché ordinario di Igiene alla Cattolica ha rappresentato la necessità di un incremento della vaccinazione per tutelare la salute e l’economia, evidenziando che se non bastasse il green pass andrebbe preso in considerazione l’obbligo agli statali, alle forze dell’ordine e gradualmente a tutte le attività che prevedono assembramenti al chiuso.
È in corso la validazione dello studio e della fattibilità del decreto che imporrebbe l’obbligo vaccinale.
Nelle scuole è già stato reso obbligatorio l’obbligo del green pass: riguarda oltre un milione di dipendenti appartenenti al comparto scuola, professori, personale amministrativo e tecnico.
Previsto un controllo manuale fino all’entrata a pieno regime della Piattaforma attivata da SOGEI che consentirà di effettuare il controllo telematicamente, inserendo le proprie credenziali, mediante il collegamento al SIDI ove è prevista la segnalazione con semaforo verde o rosso dei soggetti (identificati tramite il codice fiscale) sprovvisti di green pass.
È prevista la sospensione dal servizio in caso di constatazione della mancanza del green pass al 5° giorno dalla verifica, fino alla regolarizzazione.
di Angela Gerarda Fasulo