Quella del Barezzi Festival 2021 è stata un’edizione speciale, dedicata a un artista immortale, capace di attraversare Mondi Lontanissimi e renderli vicini, farli convivere. Dal 4 al 6 novembre 2021 è andato in scena a Parma Barezzi Festival che ha dedicato la sua quindicesima edizione a Franco Battiato, da poco scomparso, che fu ospite d’eccezione della prima edizione del festival nonché riferimento artistico di quelle successive e delle tante edizioni a venire.
Ispirato alla sua figura, Barezzi 2021 ha adottato come sottotitolo Mondi lontanissimi, per ricordare l’immenso talento di Battiato nel creare ponti, nell’unire musiche e culture.
Nel segno del Maestro il Teatro Regio di Parma e l’Auditorium del Carmine hanno accolto alcuni dei migliori nomi della scena musicale italiana e internazionale. A cominciare, giovedì 4 novembre 2021, dalla “Cantantessa” Carmen Consoli, che in 25 anni di carriera si è affermata come una delle artiste più raffinate, intense e originali del panorama musicale italiano e che si è esibita a Parma per la prima data del tour di presentazione del suo nuovo album Volevo fare la Rockstar, che ha raccolto i consensi entusiasti di pubblico e critica. Venerdì 5 novembre 2021 è toccato a Iosonouncane, consacrato dal suo ultimo disco IRA come uno dei più coraggiosi e innovativi artisti della scena indipendente nazionale e reduce da un tour che ha attraversato tutta Italia a colpi di “tutto esaurito”. Gran finale sabato 6 novembre con la band post-punk irlandese Fontaines D.C., che ha presentato per la prima volta nel nostro Paese il suo travolgente secondo disco A Hero’s Death.
Al loro fianco, tanti artisti dal percorso musicale riconosciuto e stimato hanno reso omaggio a Franco Battiato, riproponendone interi album o alcune canzoni.
Ed ecco quindi che a Barezzi Snug – i concerti alle 13.00 al Gran Caffè del Teatro – venerdì 5 novembre William Manera ha reinterpretato L’era del cinghiale bianco (1979) e sabato 6 novembre Pino Marino Patriots (1980). A Barezzi Off – i live nel pomeriggio al Ridotto del Teatro Regio di Parma – Guido Maria Grillo giovedì 4 novembre ha riproposto Il Vuoto (2007), Nicolò Carnesi venerdì 5 novembre Caffè de la Paix (1993) mentre Alessio Bondì sabato 6 novembre con La Sicilia di Battiato ha dato voce e anima ad alcune canzoni in siciliano del Maestro. A seguire lo storico tastierista del Maestro Filippo Destrieri lo ha omaggiato nello spettacolo Il Padrone della Voce.
All’Auditorium del Carmine, a breve distanza dal Teatro Regio, giovedì 4 novembre alle ore 19.00 i Radiodervish sono stati protagonisti de In Prima Luce – Tributo a Franco Battiato mentre venerdì 5 novembre Alessandro Nidi con il suo Ensemble hanno proposto Genesi di Genesi.
Un festival dunque attento alle molteplici sfaccettature dell’espressione musicale. Qualità, purezza, ricerca, coraggio, indipendenza: una sequenza scritta da sempre nel DNA del Barezzi Festival, la stessa che animava Franco Battiato. Una visione di Musica universale e contaminata che si conferma anche in questa edizione 2021: gli artisti scelti rappresentano infatti avamposti di ricerca, dialogo tra generi e culture, precursori di nuovi percorsi o innovatori di quelli esistenti, coraggiosi, indipendenti e originali. Esattamente come fu Franco Battiato, esattamente come si prefigge di essere, ancora una volta, Barezzi Festival.
Barezzi Festival prende il nome da Antonio Barezzi, mecenate di Giuseppe Verdi che ne intuì il genio e finanziò gli studi, ed è organizzato e prodotto dalla Associazione culturale Luce in coproduzione con il Teatro Regio di Parma, con la direzione artistica di Giovanni Sparano.
Barezzi Festival negli anni ha ospitato centinaia di artisti italiani e internazionali tra i quali Franco Battiato, Wim Mertens, Brad Mehldau, Joshua Redman, Clap Clap, Philip Glass, Herbie Hancock, Stefano Bollani, Rufus Wainwright, Gary Lucas, Ulver, Benjamin Clementine, The Notwist, Brian Auger, Fred Wesley, Enrico Rava, Morton Subotnick, Giovanni Lindo Ferretti, Michael Kiwanuka, Anna Calvi, Paolo Conte, Echo and the Bunnymen, Calexico, Nils Frahm, Vinicio Capossela.
di Eleonora Marino