Con il nuovo decreto varato dal governo è arrivata una ulteriore stretta, che mira a rallentare la curva di crescita dei contagi. Super green pass – che si ottiene per vaccinazione o guarigione – sempre più necessario, ma anche nuovi servizi, dove è necessario avere la certificazione verde base (si ottiene anche solo con test antigenico rapido o molecolare con risultato negativo).
Super green pass e lavoro
Il nuovo decreto introduce l’obbligo vaccinale per tutti coloro che hanno compiuto i 50 anni. Per i lavoratori pubblici e privati con 50 anni di età sarà necessario il Green pass rafforzato per l’accesso ai luoghi di lavoro, a partire dal 15 febbraio prossimo fino al 15 giugno 2022. Senza limiti di età, l’obbligo vaccinale è esteso al personale universitario così equiparato a quello scolastico. “L’obbligo non sussiste in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore, nel rispetto delle circolari del Ministero della salute, in materia di esenzione dalla vaccinazione anti SARS-CoV-2; in tali casi la vaccinazione può essere omessa o differita. L’avvenuta immunizzazione a seguito di malattia naturale, comprovata dalla notifica effettuata dal medico curante, determina il differimento della vaccinazione”.
Super green pass, dove serve
In base al decreto entrato in vigore il 31 dicembre, dal 10 gennaio (fino alla fine dello stato d’emergenza, quindi 31 marzo) sarà necessario per utilizzare i mezzi di trasporto pubblico locale e regionale. E ancora in alberghi e strutture ricettive; feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose; sagre e fiere; centri congressi; servizi di ristorazione all’aperto; impianti di risalita con finalità turistico-commerciale, anche se ubicati in comprensori sciistici; piscine, centri natatori, sport di squadra e centri benessere anche all’aperto; centri culturali, centri sociali e ricreativi per le attività all’aperto.
Green pass base
È esteso l’obbligo di Green pass cosiddetto ordinario a coloro che accedono ai servizi alla persona e inoltre a pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali fatte salve eccezioni, che saranno individuate con atto secondario per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona, si legge sul sito del governo. Quindi, per andare in banca, dal parrucchiere o dall’estetista o nei centri commerciali sarà comunque necessario il Green pass semplice, ovvero l’obbligo – finora non previsto – di essere vaccinati, guariti o in possesso dell’esito di un tampone negativo.
Sullo smart working nel pubblico e nel privato “abbiamo preso una decisione straordinaria”. Lo ha dichiarato Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione, al termine del Consiglio dei ministri. “Mondo del lavoro pubblico e mondo del lavoro privato adotteranno tutti gli schemi di lavoro agile, di lavoro a distanza, già presenti all’interno delle loro regolazioni contrattuali e normative. Il privato utilizzerà il massimo della flessibilità per garantire sicurezza e servizi e per abbassare la curva del contagio. La stessa cosa farà il lavoro pubblico. La circolare, firmata da me e dal ministro Orlando, è immediatamente in vigore per mettere insieme il massimo di efficienza dei servizi alle famiglie e alle imprese con il massimo della sicurezza, e con il contributo a controllare l’evoluzione della curva pandemica”.
di Massimiliano Gonzi