In qualità di Presidente di turno del Comitato di Monitoraggio della Dichiarazione di Lussemburgo, Andrea Orlando, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, è intervenuto alla tavola rotonda sul riconoscimento dell’economia sociale e solidale a livello internazionale, promossa dal Governo francese nell’ambito dell’Alleanza “Pact for Impact”.
Il ministro nel suo intervento ha sottolineato come sia evidente, che nel tempo in cui viviamo, il mondo abbia bisogno di dialogo e riconciliazione. Negli ultimi decenni, con una accelerazione preoccupante, assistiamo all’acuirsi di divisioni e distanze: tra noi ed il pianeta e all’interno delle comunità.
La riconciliazione è essenziale ed è un processo complesso, che chiama ognuno a fare la sua parte e che funziona se ha una forza espansiva. Con questo spirito è nato “Pact for Impact”, per promuovere una nuova alleanza in grado di affrontare le nuove sfide economiche e demografiche, trasformandole in possibilità collettive e indicando una via fondamentale: l’economia sociale, cioè l’economia che non lascia fuori e indietro nessuno.
Con questo spirito si è consolidata l’esperienza promossa in Europa da un gruppo di Paesi che, aderendo negli anni alla Dichiarazione di Lussemburgo del 2015, sono arrivati oggi a venti. L’intento è quello di lavorare per spingere l’Unione Europea verso una concezione condivisa dell’economia sociale, consapevoli del fatto che deve diventare un modello comune per una crescita inclusiva, che consenta di rinnovare un patto di fiducia e di partecipazione fra i cittadini e il mondo economico. Con la Dichiarazione di Lussemburgo del 2015 gli Stati membri dell’UE firmatari hanno quindi assunto un impegno importante di valorizzare l’economia sociale quale pilastro per economie forti, inclusive e resilienti. Negli anni questo impegno è stato ribadito in varie occasioni e l’Italia è sempre stata in prima linea nella difesa di quei principi. Con la riforma del Terzo Settore abbiamo già compiuto nel nostro paese un passo importante, per rafforzarlo ed inserirlo a pieno titolo nel mondo produttivo italiano.
Il ministro Orlando ha affermato che l’Italia vuole invitare alla discussione e al confronto sul tema cruciale del primato della persona. Gli eventi tragici che stanno accadendo in Ucraina e la mobilitazione delle organizzazioni dell’economia sociale in molti Paes,i per l’accoglienza dei profughi in fuga dall’aggressione russa, dimostrano il ruolo fondamentale del Terzo Settore per sostenere collettività e persone fragili ed indifese. È urgente il bisogno di giustizia sociale come fondamento per la pace e il benessere e per questo è sempre più importante promuovere l’economia sociale oltre i confini e riconoscerle un ruolo di coesione e sviluppo internazionale. L’economia sociale è quindi anche una via di pace perché è potente strumento di giustizia sociale.
La Presidenza italiana del Comitato di Lussemburgo offre un’occasione importante per sostenere la proposta che l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adotti una risoluzione dedicata allo sviluppo dell’economia sociale.
di Rosaria Russo