Notifiche digitali a cittadini e imprese. Grazie a una piattaforma, gestita da PagoPa, che consentirà agli enti pubblici di recapitare i propri atti amministrativi ovunque i destinatari degli stessi si trovino. Basterà accedere alla piattaforma in qualsiasi momento dal proprio dispositivo per visualizzare l’atto notificato. Ma a guadagnarci non saranno solo gli utenti. Il nuovo sistema permetterà alla P.A. di risparmiare tempi e costi con un abbattimento delle spese vive legate alle notifiche (stampa cartacea e spedizione degli atti), che secondo l’Agenzia delle Entrate potrà arrivare a 50 milioni di euro annui, a cui se ne aggiungono altri 55 derivanti dall’abbattimento del contenzioso.
“L’idea di questa piattaforma nasce al Mef dalla volontà di ridurre fortemente il contenzioso tributario, legato alle procedure di notifica cartacea, pensate per tutelare il contribuente ma divenute negli anni barocche. Il digitale, invece, tutela il contribuente ed aiuta lo Stato. Con questa piattaforma si raggiungeranno gli obiettivi di certezza del recapito e di riduzione drastica del contenzioso legato alle formalità per la notifica, rappresentato già nel 2018 e che lo stesso Pnrr pone tra i suoi obiettivi”. “Quando nel 2018 è stato creato PagoPa e l’AppIo erano in pochi a crederci. Ora invece questi strumenti rappresentano la porta d’accesso dei cittadini alla pubblica amministrazione”.
Ma vediamo in concreto come funzionerà il nuovo sistema di notifiche.
Essenziale sarà la comunicazione da parte dei cittadini del domicilio digitale, ossia dell’indirizzo di posta elettronica certificata, scelto per ricevere le notifiche delle p.a. Il domicilio digitale potrà essere di tre tipi: quello di piattaforma, quello speciale (per la notifica di determinati atti o affari) e quello generale.
Le amministrazioni dovranno prima aderire al servizio e poi svolgere i necessari passaggi per l’attivazione. I funzionari degli enti pubblici, una volta entrati nel sistema tramite Spid o Carta di Identità Elettronica, caricheranno sulla Piattaforma il documento oggetto di notifica, inserendo il codice fiscale del destinatario e il domicilio. A quel punto verrà generato un codice univoco IUN (Identificativo univoco di notificazione) e il mittente riceverà le informazioni su data e ora dell’accesso e sulla presa visione dell’atto da parte del destinatario.
Le notifiche avverranno in primis presso il domicilio digitale di piattaforma eletto dal destinatario; in seconda battuta (qualora il domicilio digitale di piattaforma manchi o risulti saturo, non valido o non attivo) il gestore della piattaforma tenterà la notifica presso il domicilio digitale speciale del destinatario, qualora eletto. In ultima analisi la notifica avverrà presso il domicilio digitale generale. Qualora tutti i domicili digitali risultino saturi, non validi o non attivi, il gestore effettuerà un secondo tentativo. Dopo due tentativi falliti, PagoPa renderà disponibile in apposita area riservata, per ciascun destinatario della notificazione, l’avviso di mancato recapito del messaggio, e darà notizia al destinatario dell’avvenuta notificazione dell’atto tramite lettera raccomandata.
di Massimiliano Gonzi