Nella prima settimana di agosto 2022 è andata in scena la terza edizione di ELEMENTI, la rassegna di musica contemporanea ideata dalle associazioni MU e MAGMA durante il lockdown del 2020 con l’intento di ritrovare una dimensione performativa immersiva all’interno di paesaggi naturali dall’elevata potenza emozionale che caratterizzano il territorio romagnolo.
Dopo il successo delle prime due edizioni, quest’estate la rassegna ha ampliato il suo raggio d’azione con un calendario di dieci appuntamenti che hanno attraversato tutta la Romagna, potenziando il legame tra suono, arte e natura. Tra Faenza, Cervia, Cesenatico e altri sei comuni della Bassa Romagna (Lugo, Fusignano, Cotignola, Bagnacavallo, Bagnara di Romagna, Massa Lombarda), i luoghi simbolici selezionati per questa edizione si sono trasformati in un affascinante palcoscenico, in una dimensione quasi surreale.
Venerdì 5 agosto , all’interno di un hangar dell’Aeroporto Francesco Baracca di Lugo, si è potuto assistere al live di un musicista di fama internazionale: l’iraniano di stanza a Berlino Mohammad Reza Mortazavi, che nel corso della sua carriera ha sviluppato più di 30 nuove tecniche di percussione rivoluzionando il modo tradizionale di suonare.
Mohammad Reza Mortazavi è nato nel 1979 a Isfahan, due mesi dopo la rivoluzione in Iran. Vive in Germania da 20 anni come musicista e compositore. Il suono di tombak e daf ha affascinato Mortazavi sin dalla sua infanzia. Le sue idee musicali trascendono le tecniche tradizionali e i modi di suonare entrambi gli strumenti: un movimento in continua evoluzione in cui i confini del corpo e della mente si dissolvono l’uno nell’altro. Mortazavi dirige la sua attenzione esclusivamente sulla musica, intesa come a se stante rispetto allo strumento e alle narrazioni nazionali-culturali, alla ricerca dell’idea di una musica universale in cui qualcosa di umano si connetta in modo profondo. Nell’ottobre 2019, il suo ultimo album Ritme Jaavdanegi è stato pubblicato dall’etichetta parigina Latency, nominata da Pitchfork come uno dei migliori album sperimentali dell’anno. Mortazavi si è esibito in sale da concerto come Philharmonie Berlin, Sydney Opera House, in collaborazione con Rundfunkchor Berlin, Deutsche Kammerphilharmonie Bremen, Hong Kong Chinese Orchestra e in festival tra cui Atonal, Rewire, Roskilde, Fusion, Ancient Trance, Seanaps e Minimal Music.
La serata è proseguita con il djset eclettico di Lamusa II, nome d’arte di Giampaolo Scapigliati, musicista elettronico italiano e dj residente a Milano. Ad esibirsi come dj c’è stata anche Carolina Martines, co-founder del collettivo artistico bolognese Undicesimacasa, dj e fotografa, che vive a Bologna e collabora con diverse realtà e radio tra cui Radio Raheem.
di Eleonora Marino