“Kafka For President” di Gamaar

È uscito  giovedì 3 novembre 2022 l’album di debutto del progetto Gamaar,  fondato dalla cantautrice e produttrice bresciana Gabriella Diana che, dopo anni da solista, ha sentito l’esigenza di formare una band. L’incontro con il bassista Cristian Bona e Ylenia De Rocco alla batteria ha dato vita a “Gamaar”. Il progetto prende il nome dal cinema parigino “Le Gamaar” dove, nel film di Quentin Tarantino “Bastardi senza gloria”, viene usato un mezzo di cultura (la pellicola cinematografica) per combattere l’oppressione nazista. Nel corso del 2019/2020 i due hanno suonato esibendosi in alcuni festival importanti come: Albori festival e Resta in festa aprendo i concerti di Canova, le Municipal, Animatronic e Dimartino.

 Nel 2020 hanno vinto le finali regionali di Sanremo rock che li ha portati a suonare sul palco dell’Ariston alla finale nazionale. Nel frattempo, con la collaborazione del produttore artistico Amerigo Lancini, hanno dato vita a “Kafka for president”, il loro primo lavoro discografico registrato presso il Mikor Studio di Brescia. Si tratta di un album di debutto contenente 8 tracce inedite in uscita il 28 Ottobre 2022.  Con la collaborazione del regista Marco Alliegro hanno lavorato a due videoclip che hanno accompagnato la pubblicazione dei primi due singoli “Stronza” e “Bomba” rispettivamente a Marzo e Maggio 2022.

Un nuovo capitolo che prende il nome di “Kafka For President”, un disco arrabbiato: nuotando nell’assurdo, racconta cosa succede alla mente quando galleggia e quando affoga. Vivendo in una società capitalista, una società della performance, del consumo, dello sfruttamento lavorativo, del trauma, del privilegio e della discriminazione, cosa succede alla nostra salute mentale? Si rompe, si contorce e resiste. Un alternative rock che sa di anni 90: suoni acidi e distorti, batterie energiche e ritmiche scomposte, quasi nevrotiche, con un cantato recitato, urlato, talvolta morbidamente malinconico.

“In qualunque posizione stai pur sempre nella tua prigione. E la tua mente tenta l’atterraggio, la tua cravatta diventa un cappio” dice il testo del brano che dà il nome all’album di debutto dei Gamaar, il quale rende bene i temi del disco: claustrofobia sociale, frustrazione e l’esistenza come esperienza assurda e casuale alla quale sta a noi dare senso e bellezza.

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