Dal 27 al 30 ottobre si è tenuta a Paestum, presso il Tabacchificio Cafasso, l’area archeologica e il Museo Nazionale, la ventiquattresima edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico. La BMTA è sede dell’unico Salone espositivo al mondo nel suo genere e di ArcheoVirtual, l’innovativa mostra internazionale di tecnologie multimediali, interattive e virtuali, oltre che opportunità di business per gli operatori dell’offerta nel Workshop con i Buyer esteri selezionati dall’Enit (Agenzia Nazionale del Turismo).
La Borsa, riconosciuta quale best practice internazionale da UNESCO e UNWTO, promuove la cooperazione tra i popoli attraverso la partecipazione e lo scambio di esperienze. Egitto, Marocco, Tunisia, Siria, Francia, Algeria, Grecia, Libia, Perù, Portogallo, Cambogia, Turchia, Armenia, Venezuela, Azerbaigian, India sono stati negli anni i numerosi Paesi Ospiti Ufficiali.
Obiettivo dell’iniziativa è valorizzare Parchi e Musei Archeologici, promuovere destinazioni turistico archeologiche, favorire la commercializzazione, contribuire alla destagionalizzazione e incrementare le opportunità economiche e gli effetti occupazionali.
Come ha dichiarato il Presidente Onorario della BMTA, Mounir Bouchenaki, archeologo algerino, Direttore Generale alla Cultura dell’Unesco dal 2000 al 2006, il patrimonio culturale riveste particolare importanza come fattore di dialogo interculturale, d’integrazione sociale e di sviluppo economico.
La Borsa svolge appieno il ruolo di promozione della cooperazione tra nazioni, mediante una significativa partecipazione, crescente negli anni, con un reciproco arricchimento di conoscenze e pratiche.
La BMTA consente di approfondire e divulgare temi inerenti alla fruizione, gestione, valorizzazione del patrimonio archeologico e la promozione del segmento archeologico del turismo culturale tanto per il business professionale e gli operatori turistici e culturali del pubblico e del privato, quanto per viaggiatori, mondo scolastico e universitario e i media.
La Borsa e Archeo hanno inteso dal 2015 dare il giusto contributo alle scoperte archeologiche, attraverso un Premio annuale assegnato in collaborazione con le testate archeologiche internazionali. Il Premio è intitolato a Khaled al-Asaad, l’archeologo del sito di Palmira, che ha pagato con la vita la difesa del patrimonio culturale. Pur essendo in pensione, aveva infatti 82 anni, ha preferito rimanere nella sua città, nella speranza di poter proteggere dagli assalti barbari dei terroristi islamici dell’Isis le rovine del sito archeologico di Palmira, straordinario per tutto il Mediterraneo ed il mondo. L’International Archaelogical Discovery Award “Khaled al-Asaad” è l’unico riconoscimento mondiale dedicato agli archeologi che, con sacrificio, dedizione, competenza e ricerca scientifica,\\ affrontano quotidianamente il loro compito, nella doppia veste di studiosi del passato e di professionisti al servizio del territorio. L’edizione del 2022 del prestigioso Premio è stata assegnata alla scoperta della “città d’oro fondata da Amenhotep III”, riaffiorata dal deserto in Egitto. Il Premio è stato consegnato a Zahi Hawass, già Ministro delle Antichità e direttore della missione archeologica, il giorno 28 ottobre. Altro riconoscimento importante è lo “Special Award”, il Premio alla scoperta che ha riscosso maggior consenso sulla pagina facebook della BMTA, che è stato assegnato al ritrovamento di “un santuario rupestre di oltre 11mila anni fa”, nel sito di Karahantepe in Turchia.
Il direttore regione Europa Unwto (l’organizzazione internazionale del turismo), Alessandra Priante, in collegamento da Madrid, ha fornito dei dati interessanti sui movimenti dei flussi turistici internazionali. Dopo la pandemia da Covid-19 l’Europa si presenta come l’unica regione al mondo in crescita per gli arrivi. Vi sono però problemi relativi alla diffusa carenza di forza lavoro nel turismo e questo mette a rischio la ripresa completa del settore, dopo l’arresto del biennio 2020-21.
Il focus di questa XXIV edizione della borsa Mediterranea del Turismo Archeologico è stata l’archeologia sotterranea. Cripte, catacombe, caverne, gallerie, labirinti sono luoghi ricchi di storia, che attraggano sempre più visitatori, con il loro fascino e con la dimensione di mistero e silenzio che il mondo sotterraneo della pietra emana e racconta. Il convegno ha inglobato l’incontro delle città ipogee e ha fornito informazioni interessanti su questo tipo di turismo in grotte e cavità sia naturali che artificiali, che riguardano insediamenti estrattivi, di culto, idraulici, di transito, bellici e civili.
Altro momento importante in occasione della BMTA, nel corso della seconda giornata, è stata la presentazione nel proprio spazio da parte del Ministero della Cultura della candidatura Unesco della via Appia Antica, la Regina Viarum, il cui percorso si sviluppa quasi per intero nel Mezzogiorno d’Italia. Lungo i mille e più chilometri, nel percorso integrale da Roma a Brindisi sono stati selezionati i 22 tratti di Appia maggiormente rappresentativi dell’Eccezionale Valore Universale e rispondenti ai requisiti richiesti dall’Unesco, sui due percorsi dell’Appia Claudia e dell’Appia Traiana. La via Appia è un itinerario da valorizzare e porre al centro del “turismo lento” per rafforzare l’offerta di nuovi attrattori, come i cammini e i percorsi sostenibili, fondamentali per lo sviluppo in chiave culturale delle aree interne lungo il suo snodarsi.
I numeri di questa edizione hanno dimostrato che vi è sempre più attenzione per la BMTA: 8.500 visitatori, 160 espositori al Salone Espositivo con ben 17 territori regionali rappresentati, 12 Regioni, Roma Capitale con il Municipio X, il Ministero della Cultura, 20 Paesi Esteri ( per la prima volta Arabia Saudita, Libano, Palestina tra gli altri);100 conferenze di cui 50 tra incontri e laboratori a cura del MiC svoltesi in 5 sale in contemporanea con 500 relatori; 30 buyer tra tour operator europei; 2.500 studenti con 200 docenti da 50 scuole.
di Rosaria Russo