Una metamorfosi colorata e sognante, la dimensione emozionale interiore che prende il sopravvento grazie al più freddo e artificiale degli strumenti.
È online dal 5 aprile il video di Pulizie di primavera, il singolo di Pentesilea uscito lo scorso 24 marzo come prima traccia estratta da Pezzi, l’album d’esordio della poliedrica artista romana fuori il 14 aprile per Ipologica, label romana di musica elettronica ma anche studio creativo attivo in ambito artistico, performativo e audiovisivo. Pentesilea è il progetto discografico di Valentina Mignogna, performer, cantautrice, compositrice e autrice.
Nel 2010 si è diplomata all’Accademia d’Arte Drammatica “Paolo Grassi” di Milano e ha iniziato la propria carriera artistica come attrice, dedicandosi, parallelamente, alla musica, nelle vesti di cantante e compositrice. Da attrice e cantante ha lavorato in produzioni nazionali (LA7, RAI) e internazionali (RSI e Polivideo), collaborando anche con il SELA Performing Art Studio in Israele, la Civica Scuola di Jazz e la Paolo Grassi per il teatro.
Pentesilea fa parte di Ipologica, studio creativo musicale romano incentrato sulla produzione di musica elettronica, performance live, dj-set, installazioni artistiche e progetti audiovisivi site-specific. È inoltre una delle anime di Poche, collettivo di produttrici e musiciste elettroniche italiane.
Si è esibita alla Biennale di Venezia (2017), al Live Cinema Festival (2018), al Teatro degli Arcimboldi (2018), a Fotonica (2018), a Musei in Musica (2018), al Magnolia (2019), al Teatro dal Verme (2019), al Sinapsi (2019).
I suoi strumenti, oltre la voce, sono pianoforte, tastiere e loop station. Come autrice e compositrice scrive per spettacoli teatrali, performance, jingle e canzoni.
Nel video – realizzato attraverso l’uso dell’Intelligenza Artificiale dallo studio di interaction design Ultravioletto – il volto di Pentesilea, inizialmente spoglio di ogni trucco, si trasforma in un susseguirsi di forme e colori che sembrano quasi l’epifania digitale del flusso di confessioni al centro di un brano segnato da atmosfere dream pop e chitarre dal sapore shoegaze scandite da beat minimali. È il suo mondo interiore che emerge e si manifesta sulla pelle, come una sorta di liberazione dal dolore.
“Abbiamo suddiviso il testo in ‘Prompt’ da sottoporre all’intelligenza artificiale che ci rispondeva con degli scenari visivi applicati alle varie inquadrature. A differenza di quello che si pensa, l’AI non fa tutto da sola, in particolar modo se non si vuole subire una tecnologia ma metterla al servizio del racconto. È stato un processo e un dialogo molto lungo. La possibilità di creare i propri modelli facilita di molto il processo nell’ottenimento del giusto risultato, anche se le risposte dell’ AI rimangono sempre imprevedibili. Ma questo è anche il suo fascino.” – ha dichiarato Ultravioletto.
GUARDA IL VIDEO
ASCOLTA IL BRANO
di Eleonora Marino