Il 28 febbraio 2023, il Segretario di Stato USA e i Ministri degli Affari Esteri della Repubblica del Kazakistan, della Repubblica del Kirghizistan, della Repubblica del Tagikistan, del Turkmenistan e della Repubblica dell’Uzbekistan si sono incontrati ad Astana, in Kazakistan, sotto gli auspici della piattaforma diplomatica regionale C5+1.
Il segretario di Stato americano Blinken ha sottolineato la solidarietà degli Stati Uniti con i popoli e i governi dell’Asia centrale. Tutti i governi partecipanti hanno riconosciuto che un’Asia centrale pacifica e prospera richiede un impegno costante per l’indipendenza, la sovranità e l’integrità territoriale di tutti i paesi attraverso il rispetto della Carta delle Nazioni Unite e dei suoi principi.
I partecipanti hanno sottolineato, inoltre, l’importanza della collaborazione C5+1 per fornire soluzioni regionali alle sfide globali ,assicurando il loro maggiore impegno attraverso la piattaforma diplomatica regionale C5+1 ed elogiando gli sforzi di coordinamento del Segretariato C5+1. Attraverso i gruppi di lavoro su economia, energia e ambiente e sicurezza, il C5+1 continuerà a sostenere le attività regionali in corso ed esplorerà nuove opportunità per una maggiore collaborazione.
A sostegno degli obiettivi economici del C5+1, i partecipanti hanno sottolineato che la sicurezza economica dell’Asia centrale resta una priorità strategica della piattaforma diplomatica regionale C5+1 ed hanno discusso su come mitigare le conseguenze negative dei recenti sviluppi internazionali, in particolare nei settori dei prezzi dell’energia e dei generi alimentari, della gestione del debito e dei tassi di occupazione, in modo da favorire una crescita economica inclusiva.
Lavorare collettivamente per mitigare gli impatti indesiderati delle sanzioni sulle economie degli aderenti al C5+1 e rafforzare le connessioni economiche regionali ed esterne, compresa l’espansione delle opportunità di commercio attraverso il programma USAID Trade Central Asia sono stati argomenti all’ordine del giorno.
A sostegno degli obiettivi del C5+1 concernenti energia e ambiente, i partecipanti hanno affrontato, tra l’altro, la questione dello scambio di esperienze sulla gestione integrata delle risorse idriche e sulla sicurezza alimentare, mentre disponibilità è stata espressa per la cooperazione nel campo dell’introduzione di tecnologie per il risparmio idrico e per il miglioramento delle competenze degli specialisti in campo idrologico, ribadendo la necessità fondamentale di portare avanti i propri impegni collettivi e nazionali per affrontare la crisi climatica.
Si è auspicata una maggiore collaborazione regionale in settori quali l’aumento dell’uso di energie rinnovabili e l’abbattimento del metano come nei programmi energetici C5+1 in corso, tra cui Power Central Asia di USAID, che sostiene le priorità nazionali e regionali dei governi C5 nella sicurezza energetica attraverso la riforma della liberalizzazione del mercato nazionale, lo sviluppo di energia pulita e la mitigazione del metano.
Sono state nel corso dei lavori evidenziate le conseguenze negative del prosciugamento del lago d’Aral rilevando l’importanza di una maggiore cooperazione per il ripristino ecologico dell’area, anche attraverso progetti delle Nazioni Unite.
Nel corso dei lavori si è preso atto della Risoluzione 77/172 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite “Sustainable Mountain Development” che proclama per il periodo 2023–2027 Cinque Anni di Azione per lo Sviluppo delle Regioni Montane al fine di accrescere la consapevolezza della comunità internazionale sui problemi dei paesi montani e dare nuovo slancio agli sforzi della comunità internazionale per affrontare le sfide ei problemi di tali territori.
A sostegno degli obiettivi di sicurezza, i partecipanti hanno riconosciuto l’importanza di un impegno diplomatico rafforzato C5+1 a sostegno della sicurezza dell’Asia centrale, discutendo su come garantire un futuro sicuro e protetto per le popolazioni dell’Asia centrale nel contesto dell’evoluzione delle crisi globali e, per finire, hanno ribadito il loro impegno nella cooperazione contro il terrorismo.
di Carlo Marino
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