È nato a Roma il DAMS Music Festival, ideato da Luca Aversano e organizzato dalla Fondazione Roma Tre Teatro Palladium e dal Collegio didattico DAMS del Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo dell’Università Roma Tre, dal 10 al 14 maggio al Teatro Palladium (ingresso gratuito). Si tratta di un appuntamento che unisce la formazione universitaria, la ricerca e lo spettacolo dal vivo, che attraversa i generi musicali e le generazioni:
Dalla musica per il teatro a quella per il cinema, dai mestieri della musica alle grandi trasformazioni del mercato musicale, fino ai diritti connessi. Il DAMS Music Festival intende costruire e rappresentare un’area interattiva tra le dimensioni della ricerca, della formazione e della creazione/produzione nel campo della musica, con particolare attenzione al ruolo della scuola, dell’università e delle istituzioni culturali.
Cinque giorni di incontri, workshop, concerti e spettacoli in cui artisti e giovani promesse, istituzioni culturali e docenti provenienti da numerosi DAMS italiani si sono confrontati per discutere e fare il punto, insieme, su temi e argomenti legati alla posizione della musica nelle università e nelle istituzioni scolastiche, al ruolo del compositore nella società contemporanea, alle questioni relative all’organizzazione e gestione del sistema produttivo dello spettacolo. Momenti di studio e approfondimento si affiancano a momenti dedicati alla musica dal vivo con il live gratuito dell’artista e produttore romano Piotta, i ritmi sofisticati e i virtuosismi jazz di Greta Panettieri, i concerti della Roma Tre Jazz Band e del pianista Claudio Berra.
La data che ha segnato l’inizio dei lavori è stata martedì 10 maggio ore 18 con l’incontro Comporre musica per il teatro oggi: i compositori Francesco Antonioni, Matteo D’Amico, Lucio Gregoretti e Marcello Panni dialogano con i docenti Luca Aversano, Gianluigi Mattietti e Matteo Giuggioli. Alle 21 è seguita la rappresentazione de La bicicletta di Bartali, melologo tratto dal celebre romanzo di Simone Dini Gandini sul campione del ciclismo Gino Bartali, su libretto del Maestro Marcello Panni con la voce recitante di Anna Nogara, il soprano Patrizia Polia ed eseguito dall’ Ensemble Roma Sinfonietta.
Il festival è proseguito mercoledì 11 maggio alle ore 17 con la presentazione del concorso rivolto agli studenti dei DAMS italiani per la realizzazione di un cortometraggio a tema musicale che sarà premiato nell’ambito della prossima edizione del Premio Movie to Music, che valorizza e celebra i migliori film di argomento musicale. Ospite dell’appuntamento il compositore Michele Braga, autore tra gli altri delle colonne sonore dei film Lo chiamavano Jeeg Robot e Freaks Out di Mainetti. È seguito poi il talk La musica e il mercato digitale: il critico musicale Giovanni Vacca e la docente Marta Perrotta hanno dialogato sulle trasformazioni del mercato musicale nell’era digitale insieme al rapper e produttore discografico Tommaso Zanello, detto “Piotta”. Alle 20 La Grande Onda Showcase con le esibizioni di Piotta, Medium e Alessandro Proietti.
Giovedì 12 maggio alle 18 c’è stata la proiezione in anteprima del video d’arte Of Roots and Feathers, progetto intermediale nato dall’esigenza di raccontare il risveglio e la rinascita di una donna, realizzato su disegni digitali di Lucia Sapienza in dialogo con la voce di Madalena, nome d’arte della docente Maddalena Pennacchia, protagonista anche del concerto alle 18.30 Effetti di memoria: Judy Garland, con Stefano Nencha (chitarra), Stefano Nunzi (basso) e Simone Prattico (batteria), che ha ripercorso la carriera musicale di Judy Garland, interprete di canzoni di autori del calibro di George Gershwin e Hoagy Carmichael. Alle 20 il compositore e Direttore d’orchestra Peppe Vessicchio è stato il protagonista di un incontro dedicato ai mestieri della musica, e in particolare a quello dell’arrangiatore. Alle 21 la cantante e autrice Greta Panettieri, accompagnata al pianoforte da Andrea Sammartino e da Francesco Puglisi al basso elettrico, ha presentato Collection: un live set variegato e appassionante tra jazz e pop, tratto dall’album omonimo che raccoglie i brani più significativi dei suoi ultimi quattro dischi. Una carriera di lunga esperienza quella di Greta Panettieri, tra Italia, Stati Uniti e concerti in tutto il mondo che l’hanno vista collaborare con grandi artisti internazionali, tra cui Terri Lynn Carrington, Toquinho, Curtis King e Fabrizio Bosso.
Il quarto giorno del festival si è aperto venerdì 13 maggio alle ore 14.30 con il workshop sulla formazione del pubblico musicale oggi, con un focus sul ruolo delle istituzioni culturali, a cui hanno partecipato i rappresentanti di alcune delle più importanti realtà culturali italiane (Teatro Bellini di Catania, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Regio di Torino, Teatro Marrucino di Chieti). I lavori sono proseguiti poi nel pomeriggio con il coinvolgimento delle scuole nel dibattito sulla formazione dei giovani spettatori. Alle 18.30 Andrea Miccichè, Presidente del NUOVO IMAIE, ha approfondito il tema dei diritti connessi nel settore del music business ed ha esplorato i nuovi scenari derivanti dallo sfruttamento di un brano musicale registrato e diffuso pubblicamente, in dialogo con tre generazioni a confronto: quella di Massimo Di Cataldo, autore di canzoni intramontabili come Se adesso te ne vai e Con il cuore, quella del chitarrista e produttore Massimo Varini (Nek, Vasco Rossi, Biagio Antonacci, Mina, Celentano, Andrea Bocelli) e quella di Yuman, vincitore dell’ultima edizione di Sanremo Giovani. È seguito alle 20.30 il concerto per pianoforte di Claudio Berra, allievo dei corsi di perfezionamento dell’Accademia di Santa Cecilia, su musiche di Mozart, Debussy e Liszt.
L’ultima sessione del workshop dedicato al pubblico del futuro, sabato 14 maggio ore 10, ha aperto la giornata conclusiva del festival, che è proseguito con un pomeriggio dedicato al compositore Gustav Mahler con la presentazione del volume “Non guardare nei miei Lieder! Mahler compositore orchestratore interprete” di Anna Ficarella e l’esecuzione dei suoi lieder con il soprano Christine Streubühr accompagnata al pianoforte da Anna Quaranta.
di Eleonora Marino