Schioccano le dita a scandire il ritmo, su un beat da oscuro club berlinese, fino a esplodere in un’imponente architettura sonora electro-pop dal respiro internazionale. Per poi tornare al beat minimal. E così via, su e giù. Come un’altalena.
Altalene è il nuovo singolo di Arisa disponibile dal 3 novembre sulle piattaforme digitali e dal 5 novembre in radio. Scritto dalla stessa Arisa con Daniele Autore (noto anche come Danusk), insieme al duo country pop angloamericano Brown&Gray e a Johannes Herbst, qui anche in veste di produttore al fianco di Danusk.
È possibile ascoltalo qui: https://arisa.bfan.link/altalene
Il brano è uscito a pochi mesi dall’ultimo singolo Psyco, cui si ricongiunge come sonorità, diventandone però, dal punto di vista del testo, una sorta di contraltare. Se in Psyco c’era l’urgenza di urlare al mondo il diritto a una libertà assoluta contro ogni convenzione sociale, Altalene fotografa la contraddizione di una relazione adulterina basata su un rapporto di dominio di un partner su un altro partner. Un uomo narcisista che rende schiava una donna lucidamente disponibile a farsi sottomettere, in cambio di un piacere che è essenzialmente fisico e carnale. Altalene è “la carne viva che non trova ragione ma la sente, e sa che è cosa buona e giusta consumare in fretta purché sia fuoco intenso” ha dichiarato Arisa.
Altalene è così un nuovo tassello di un ideale (auto) ritratto dell’essere donna, dipinto da un’artista camaleontica e sempre, orgogliosamente, fuori dagli schemi.
Il video di Altalene al link https://www.youtube.com/watch?v=R_0xVcK4QHY, vede protagonista Arisa insieme al collega di” Ballando con le Stelle” Vito Coppola. Nel video, diretto da Marco Gradara, i contrasti che definiscono la relazione fra i due amanti – il desiderio e la frustrazione, l’assenza e la presenza, i corpi e i fantasmi – esplodono simbolicamente nell’oscillazione dell’altalena e nel dualismo fra luci e ombre, bianco e nero, in un’atmosfera sospesa ed enigmatica che evoca sia il cinema surrealista sia l’immaginario da film noir.
di Eleonora Marino