Andrea Laszlo De Simone, cantautore e musicista italiano di Torino, il cui esordio discografico risale al 2012 con il suo primo album autoprodotto da titolo nietzschiano” Ecce Homo”, dopo aver collezionato un “sold out” dopo l’altro con il suo sorprendente album “Immensità”, è tornato ad esibirsi dal vivo a Roma.
Il 19 settembre alle ore 21.30 il musicista è stato protagonista del Main Stage al Teatro India di Roma nell’ambito di Spring Attitude Waves, il collaudato format di Spring Attitude – Festival Internazionale di Musica Elettronica e Cultura Contemporanea. Insieme a lui, una line-up italiana ma dal respiro internazionale, che vuole raccontare (anche attraverso l’hashtag #weareculture) come la cultura sia elemento fondamentale attraverso cui far ripartire l’economia e recuperare quindi il valore della socialità.
Come sempre è stato un concerto immersivo eseguito da un’orchestra mista tra synth, elettronica, cori, archi e fiati, in un intreccio di strumenti classici e moderni: una versione contemporanea della musica da camera proprio come l’album “Immensità” ripropone il concetto di suite. Sul palco nove musicisti, a dimostrazione della scelta impegnativa e coraggiosa di mantenere la line-up dello scorso tour, senza riduzione dei musicisti, pur nel pieno rispetto delle attuali norme anti-Covid e della salvaguardia di artisti e pubblico.
Le altre date del tour, curato da DNA Concerti, sono: il 14 novembre al Teatro Regio di Parma per il Barezzi Festival, il 2 e il 3 dicembre in Francia in un doppio appuntamento al Theatre National de Bretagne di Rennes per il Transmusicales Festival.
“Immensità” usciva in Italia l’8 novembre 2019 per 42Records. Era un altro mondo ma, come i classici, la creazione musicale di Laszlo sembra oltrepassare le linee di faglia della Storia e si rivela oggi forse ancora più apprezzabile. Un’opera sonora sulla relazione fra l’individuale e l’universale, una vera suite divisa in quattro capitoli e nove tracce, completata da un’opera visiva: un mediometraggio, che ha riunito in un orizzonte narrativo tutte le suggestioni, mutuate dalla fisica quantistica, dall’arte contemporanea e dal cinema, disseminate nei quattro videoclip che hanno scandito il 2019 di uno dei talenti più puri del panorama musicale italiano. Di “Immensità” il prestigioso quotidiano francese Le Monde ha scritto: “… assomiglia alla ruvida malinconia di Battisti, alla solennità del “Bolero” di Ravel e ai voli elettronici dei Radiohead”.
Nel marzo 2020 il disco è uscito in Francia, Canada, Belgio e Stati Uniti per Ekleroshock/Hamburger Records, scatenando gli entusiasmi della critica internazionale. L’autorevole Libération (che gli ha dedicato un lungo articolo di due pagine e che già per il precedente album Uomo Donna aveva capito che “eravamo in presenza di qualcosa di straordinario”) ha dichiarato: “Questo ragazzo che viene da un altro tempo, dagli occhi spalancati sormontati da un baffo alla Zappa, fa molto di più che ravvivare la fiamma del grande pop progressive italiano: la sua musica è un’arte dei rumori del mondo, ardente e universale”, definendo Andrea Laszlo De Simone “il nuovo prodigio della musica pop”. Les Inrockuptibles parla di “disco superbo” e descrive l’album come “una splendida ballata pop dallo spleen toccante, impreziosita da una visuale in stile anni ’80”. Sempre Le Monde scrive: “Tra la Terra e il Sole, c’è Andrea Laszlo De Simone, musicista torinese il cui pop aggraziato deve tanto alla dolcezza di un ciottolo sulla spiaggia quanto alle forze che l’hanno modellato. […] Verso l’infinito, e oltre.” A pochi giorni dall’uscita internazionale, la traccia che dà il titolo al disco entra nella playlist Viral 50 di Spotify e in questi mesi è stata in rotazione su France Inter e Radio Nova.
Il 3 giugno del 2020 Immensità è uscito anche nel Regno Unito.
di Eleonora Marino