L’ISTAT nel suo rapporto annuale riferito al 2022 (link: www.istat.it/it/files//2023/10/REPORT-POVERTA-2022.pdf) fotografa una situazione sconfortante: le famiglie italiane che vivono in condizione di povertà assoluta sono circa 2,18 milioni, rappresentando l’8,3 per cento del totale, con un incremento rispetto al 7,7 della precedente rilevazione.
L’incidenza del fenomeno si acutizza nei nuclei familiari nei quali sia presente almeno uno straniero, rispetto a quelli composti solo da italiani: 28,9 per cento, rispetto al 6,4. La stessa tendenza si registra guardando ai singoli individui: parliamo di 5,6 milioni di persone, che sfiorano il 10 per cento degli abitanti (9,7, rispetto al 9,1 del 2021). Non va meglio per l’indice di povertà relativa, che però quantomeno rimane stabile: 10,9, rispetto all’11,0 per cento del 2021, mentre le famiglie coinvolte sarebbero circa 2,8 milioni. Le statistiche imputano gli aumenti principalmente alla spirale inflattiva, che finisce per relegare in una condizione d’indigenza quasi un residente su dieci. La variazione dell’indice dei prezzi al consumo ha registrato un +8,7 per cento, con una maggiore incidenza per le famiglie meno abbienti (+12,1%), per quanto sia stato stimato che i bonus energetici abbiano contribuito a contenerla di circa sette decimi di punto. La distribuzione territoriale della povertà non riporta differenziali significativi: il 41,4% delle famiglie povere risiede nel Mezzogiorno, mentre il 42,9% vive al Nord, mentre a livello di comuni risultano maggiormente penalizzati i residenti in quelli più piccoli (fino a 50mila abitanti). La povertà investe maggiormente le famiglie più numerose: il 22,5% sono composte da cinque e più componenti, l’11,0% da quattro unità, con un peggioramento per quelle di tre, per le quali si passa dal 6,9 al 8,2 per cento del 2022. I minori poveri in Italia sono 1 milione e 269mila, ma a essere colpiti sono molto di più gli stranieri: in povertà assoluta sono oltre un milione e 700mila, con un’incidenza pari al 34,0 per cento (quasi cinque volte più degli italiani). Ricordiamo che come parametro di misurazione si ricorre alla soglia di povertà relativa familiare, fissato per il 2022 a 1.150 euro per una famiglia di due componenti.
di Paolo Arigotti