LA CISAL GARANTE DELLA AUTONOMIA SINDACALE

Ci guardiamo bene dal formulare giudizi strettamente politici nella nostra attività sindacale, in quanto essa deve essere svolta al di fuori per convinzione da qualsiasi schieramento partitico. Questa nostra posizione si ispira principalmente ad una massima di quel grande maestro che era Di Vittorio, che ci ha lasciato un insegnamento inconfutabile da alcuni sempre disatteso: un sindacato deve avere come solo obiettivo la tutela dei diritti dei lavoratori accumunati da un unico interesse indipendentemente dalle ideologie professate.

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SBATTI IL MOSTRO IN PRIMA PAGINA. Ovvero: ma che succede all’INPS ? (2)

Come se ne sentissimo il bisogno, qualcuno, o qualcosa, ha fatto in modo che il massimo Istituto di previdenza riprendesse un posto in prima pagina sui maggiori quotidiani. Non bastavano le notizie sulle ripetute truffe che vedono protagonista l’INPS, che raramente avvengono con il coinvolgimento di funzionari dell’Ente. Truffe, badate bene, di cui l’INPS è certamente l’unica vittima.

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LA TORMENTATA VICENDA DEL TFR

Con sentenza n° 223 la Corte Costituzionale ha deciso su una serie di remissioni per “non manifesta infondatezza” sollevate da più Tribunali Amministrativi ed aventi ad oggetto il prelievo sulle retribuzioni eccedenti i 90.000,00 e 150.000,00 euro per tutti dipendenti pubblici, nonché la trattenuta del 2,5% sulle somme accantonate a titolo di TFR a far data dal 1/1/2011.
Poiché quest’ultimo aspetto ha sollevato numerose richieste di chiarimento, riteniamo utile fare il punto, evidenziando sia la situazione attuale, sia quella che “probabilmente”sarà nell’immediato futuro.

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“ ..POSSIAMO FARCELA…”

“Possiamo farcela…” è questo l’abusato refrain che ogni giorno l’attuale capo del Governo ci propina per rassicurarci sul superamento della crisi che ci ha così rovinosamente coinvolti. E ciò, nonostante le difficoltà che siamo costretti ad affrontare sia per l’altalenante andamento del mercato finanziario e sia soprattutto per i numerosi balzelli che gravano sui bilanci familiari. Un incessante incalzare di manovre intese a rastrellare soldi attraverso un indiscriminato aumento delle tassazioni vigenti, aggiungendone altre, senza voler tralasciare l’arbitrario blocco della indicizzazione delle pensioni e dei rinnovi contrattuali nel pubblico impiego, nonché alcune deleterie riforme già in corso d’opera che, duramente avversate prima della loro approvazione da tutte le parti sociali, continuano a creare una palese ingiustizia.

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CHI MANTIENE I PENSIONATI IN ITALIA ?

Sono i lavoratori dipendenti i quali, con la doppia ritenuta previdenziale e fiscale sulla busta paga, finanziano le proprie pensioni e quelle assistenziali, che lo Stato paga sempre di meno.
Sul Sole24ore e sul Mattino di Napoli sono stati pubblicati quasi in contemporanea, alla fine di ottobre, due articoli rispettivamente con i titoli: “Ministro Fornero, spieghi al Paese le nuove pensioni” e “Bomba pensioni, come rivedere i diritti acquisiti”.
Sin dall’incipit di ciascuna delle due collaborazioni giornalistiche di prima pagina si offrono alla pubblica opinione rappresentazioni della realtà curiosamente in assoluto contrasto di vita o di morte, anche se il livello di preparazione degli autori indurrebbe a gettare nel cestino la presunta bomba pensionistica iettatoria del Mattino per appoggiare l’opinione di compiacimento al Governo, espresso dal quotidiano vicino agli ambienti confindustriali.

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SPENDING REVIEW ?

Spending review” è l’abusato termine inglese che accentra l’attenzione di quanti si cimentano a dissertare sui programmi di contenimento della spesa. La traduzione in italiano di tale termine è “Revisione della spesa”, ma nel nostro caso manca la specifica di ”spesa pubblica” per indicare il processo di revisione dei capitoli di spesa del bilancio dello Stato, al fine di individuare possibili interventi di riduzione dei costi, mirati anche e soprattutto all’eliminazione di inefficienze e sprechi. Dunque, una operazione meritoria ed auspicabile da parte di chi si trova al timone del Governo, in una situazione di obiettiva difficoltà e nel bel mezzo di una “bufera” economica con il Paese a rischio di collasso…

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(SENZA TITOLO)

Si, senza titolo, perché non trovo le parole adatte per condensare il pensiero rivolto alle situazioni che stanno agitando le coscienze di tantissimi cittadini, lavoratori e pensionati del nostro Paese. E’ proprio vero: il peggio non è mai morto! Il Governo Monti continua a massacrare i pubblici dipendenti. Il disegno di legge di stabilità, approvato dal Consiglio dei Ministri contiene, infatti, ulteriori vergognose restrizioni nei confronti del pubblico impiego: oltre al taglio degli organici e dei buoni pasto, al blocco del turn over e dei rinnovi contrattuali già disposti a partire del 2011, al ridimensionamento dei fondi per gli incentivi della produttività, si prevede l’ulteriore blocco fino al 2015 (con la cancellazione persino della indennità di vacanza contrattuale fino a tutto il 2014) e il dimezzamento della retribuzione nei giorni di permesso per l’assistenza a parenti disabili che non siano coniugi o figli, come invece è attualmente previsto dalla legge n.104/1992…

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LA POVERA GENTE E I MANEGGIONI DELLA POLITICA

In Italia abbiamo oggi una situazione tragica. Da un lato la moltitudine dei diseredati che vivono di stenti per le scarse disponibilità economiche, falcidiate tra l’altro dalla imponente mole di aggravi fiscali, e dall’altra una classe di privilegiati che non pagano le tasse e godono di ricchezze ottenute spesso con la frode e il malaffare, come è dimostrato dai recenti scandali dei maneggioni della politica. Il tutto condito dall’azione limitata di un Governo tecnico, che non ha alcun rapporto elettorale e ha messo al primo punto del suo programma il pareggio di bilancio e la riduzione del debito pubblico, con il mezzo più semplice degli indiscriminati aumenti delle tasse.

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