È stato reso noto il bando per la concessione di finanziamenti destinati a iniziative di ricerca per tecnologie e percorsi innovativi in ambito sanitario e assistenziale. I finanziamenti ammontano a 500 milioni di euro del Piano complementare al PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) ed è possibile presentare le domande dalle ore 12 del 1° luglio 2022 fino allo stesso orario del 19 agosto.
Il bando finanzia quattro “Iniziative” di ricerca per tecnologie e percorsi innovativi in ambito sanitario e assistenziale per mettere a sistema il potenziamento della ricerca sulle tecnologie abilitanti in ambito sanitario per migliorare la diagnosi, il monitoraggio e le cure, incluse quelle riabilitative.
I progetti interesseranno robotica e strumenti digitali, monitoraggio a distanza, reingegnerizzazione dei processi e data mining. Particolare attenzione sarà riservata alla valutazione dell’impatto dei fattori ambientali e dello stile di vita sulla salute, al monitoraggio e alla transizione verso stili di vita sostenibili.
Il bando prevede anche il finanziamento di attività di ricerca industriale, di sviluppo e innovazione in collaborazione con il settore privato; il trasferimento tecnologico e la valorizzazione dei risultati della ricerca, incluse le attività di divulgazione; l’acquisto di attrezzature e la strumentazione di ricerca; le attività formative, inclusi dottorati di ricerca; l’attività di terza missione e l’attività di public engagement.
Alle iniziative, finanziate a valere sulle risorse previste dal Fondo complementare al PNRR, sono destinati 100 milioni di euro all’anno dal 2022 al 2026, per un investimento complessivo di 500 milioni. Per ciascuna iniziativa l’importo complessivo dell’agevolazione concessa sarà compreso, nei limiti della dotazione finanziaria, tra un minimo di 75 milioni e un massimo di 150 milioni.
Come per altri investimenti del PNRR, anche in questo caso almeno il 40% del totale delle risorse disponibili sarà destinato al finanziamento di iniziative che abbiano una ricaduta, in termini di spesa, nelle regioni del Mezzogiorno, così come almeno il 40% dei ricercatori assunti a tempo determinato e almeno il 40% delle borse di dottorato dovrà essere destinato a donne.
Le proposte progettuali possono essere sottoposte da enti e istituzioni di ricerca vigilati dal Ministero dell’Università e Ricerca e dalle università statali.
Come per gli altri progetti di ricerca di filiera finanziati dal PNRR, anche in questo caso la struttura di governance per le iniziative dovrà essere di tipo Hub & Spoke, con l’Hub che svolgerà attività di gestione e coordinamento e gli Spoke quelle di ricerca. Con il termine hub and spoke si intende un modello di sviluppo che fu utilizzato per la rete delle compagnie aeree, costituito da uno scalo dove si concentra la maggior parte dei voli (Hub) e dagli spoke che sono aeroporti secondari. Solitamente questo scalo è anche la base (o una delle basi) di armamento della linea aerea. Il termine hub and spoke è stato creato per analogia con la ruota della bicicletta (hub = mozzo, spoke = raggio).
La durata massima delle iniziative, che devono essere avviate entro il 31 dicembre 2022, non dovrà superare i 4 anni, dovendo concludersi entro dicembre 2026.
La valutazione tecnico-scientifica delle proposte progettuali sarà affidata a un gruppo di esperti e successivamente seguirà una fase negoziale condotta da una Commissione nominata con decreto del Ministro dell’università e della ricerca e composta da un rappresentante del Ministero dell’Università e Ricerca che assumerà le funzioni di Presidente, da uno del ministero della Salute, dal coordinatore del Gruppol degli esperti di riferimento e da un funzionario nei ruoli del MUR con funzione di segreteria.
di Eleonora Marino