La trasformazione digitale, e in particolare l’intelligenza artificiale, impongono un cambio di passo radicale.
Guidare un Paese in direzione di un futuro prossimo, che sia al tempo stesso più innovativo, più inclusivo, più competitivo e anche più capace di sperimentare, richiede capacità e competenze sia nell’ambito pubblico che in quello privato.
Grazie all’intelligenza artificiale sarà possibile, ad esempio, rendere la pubblica amministrazione più amica del mondo delle imprese e dei cittadini, accelerando lo scambio con loro e modernizzando i servizi offerti’, scrive il sottosegretario all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti nelle conclusioni del libro di Filippo Poletti, giornalista e top voice di LinkedIn, dal titolo ‘Smart Leadership Canvas: come guidare la rivoluzione dell’intelligenza artificiale con il cuore e il cervello’ presentato a Roma. “Il leader di oggi deve essere un traghettatore – afferma Butti – attento alle moltissime sfide che si accompagnano all’evoluzione tecnologica, come ad esempio la necessità di assicurare la riservatezza dei dati personali e strategici; oppure la sicurezza dei sistemi informatici, l’inclusione e la sostenibilità ambientale delle tecnologie, fino alle questioni etiche. Per ciascuna di queste sfide il leader deve individuare soluzioni rapide e soddisfacenti”.
L’autore del libro Filippo Poletti dice che ‘l’utilizzo dell’intelligenza artificiale porterà, a parità di ore di lavoro, a una maggiore produttività in Italia, stimabile in oltre 310 miliardi di euro, quasi il Pil della Lombardia pari a un quinto di quello italiano. L’innovazione tecnologica – aggiunge – permetterà inoltre ai professionisti di avere più tempo da dedicare ad attività ad alto valore aggiunto, consentendo loro, ad esempio, di diminuire il cosiddetto “debito digitale” che oggi li vede ricevere fino a 250 e-mail al giorno e quasi 150 chat su Teams’.
“Siamo all’inizio dell’era 5.0 – conclude Poletti – che vedrà l’uomo collaborare con l’intelligenza artificiale. Serve una nuova leadership, con cuore e cervello, che si prenda cura dei lavoratori raggiungendo gli obiettivi di business prefissati con un impatto positivo sulla società”.
di Massimiliano Gonzi