Vantaggiosa si presenta l’opportunità di poter coibentare il tetto del proprio edificio senza limitazioni, sfruttando le nuove opzioni governative proposte a tutela del patrimonio immobiliare edilizio, grazie agli interventi proposti con la formula della ristrutturazione edilizia meglio noto come supebonus 110%.
La novità importante è che per poter agire sul tetto non è necessario essere proprietario dell’intera struttura, ragione per la quale può riguardare anche un intervento parziale, operato non necessariamente da tutti i proprietari delle unità immobiliari dell’edificio: circostanze precisate dall’agenzia delle entrate con risposta all’interpello n. 779/E/2021.
Gli interventi possono essere variegati ed interessare la coibentazione e l’isolamento del tetto con gole di scarico di condensa e proiettati all’isolamento termico della struttura supportati da camere di ventilazione.
Continuano le agevolazioni e dalle indicazioni ricevute dall’agenzia delle entrate rileva la possibilità di demolizione e totale ricostruzione del tetto, con creazioni di un adiacente locale interno.
Nel caso in ispecie è stato chiarito che l’agevolazione fiscale è prevista per tutte quelle opere che garantiscano l’efficientamento ed il risparmio energetico e che consentano la minima dispersione del calore.
La creazione di un locale aggiuntivo, che garantisca il realizzo delle massime condizioni di dispendio energetico diventa trainante rispetto alla complessiva opera di risanamento del tetto.
Quest’opera dovrà garantire, ai fini della piena fruibilità del miglioramento di due classi energetiche dell’intera struttura.
di Angela Gerarda Fasulo