Tra esperimento e late night show inaspettato sul web: il fondatore di una grande agenzia di booking che non vuole stare con le mani in mano e si improvvisa conduttore. Una co-conduttrice sottopagata, una resident band, tanta musica, tanti ospiti, tante gag e tante chiacchiere: a un anno dall’inizio della pandemia, DNA concerti è entrato ufficialmente e a modo suo, nel mondo del live streaming con: “Cosa Diavolo Ci Faccio Qui”, format presentato sul proprio canale Youtube alle ore 22 del 23 febbraio.
Si è trattato della prima puntata di un format in cui diverse figure che lavorano nel settore della musica dal vivo, ma anche della cultura e dello spettacolo hanno ragionato con leggerezza e ironia, senza paura di sconfinare nel ridicolo, sui delicati temi sollevati da questo momento storico condizionato dalla pandemia, con l’obiettivo di condividere esperienze, fare rete e provare a cercare soluzioni alla crisi del settore. Un modo per dare spazio e voce agli artisti emergenti che oggi sono tra i più penalizzati, e per riflettere nel contempo sui pro e contro dello streaming e sulle possibili conseguenze nel lungo termine.
Accanto alla resident band d’eccezione formata da Adriano Viterbini e Marco Fasolo si sono alternati, sul palco o in collegamento, ospiti come Marco Castello, estroso cantautore e polistrumentista siciliano che al termine dello show, insieme alla sua band, ha tenuto il release party del suo disco d’esordio “Contenta Tu”, appena uscito per 42 Records e Bubbles Records, il performer situazionista Auroro Borealo, due nuove voci del cantautorato italiano come Dieci e Vanbasten, il giornalista e discografico Emiliano Colasanti e il conduttore radiofonico e televisivo Nicolas Ballario. Hanno presentato lo show Pietro Fuccio, fondatore di Dna concerti e l’attrice Silvia Morigi.
di Eleonora Marino