Valutata negativamente la testimonianza in “solitario” delle altre OO.SS. sull’incontro del 7 marzo in Funzione Pubblica, ricordiamo come la FIALP CISAL aveva da tempo sollecitato l’incontro – peraltro già richiesto il 29 dicembre scorso (sic!!) – con l’obiettivo di avere finalmente dati certi per poter procedere ad una verifica delle corrispondenze tra le domande delle altre Pubbliche Amministrazioni e l’offerta delle professionalità presenti in Croce Rossa Italiana sottoposte alla procedura di mobilità.
Nell’arco dell’intera riunione, tra le informazioni trasmesse, la Delegazione della Funzione Pubblica presieduta dalla Dr.ssa Barilà ci ha comunicato che le circa 1900 disponibilità presenti sul Portale si riferivano in stragrande maggioranza al Comparto Ministeri, mentre una quota residuali ad Università, Comuni ed altri Enti Locali.
Ci è stato sempre riferito che Regioni ed Enti Locali non hanno ancora provveduto ad implementare il Portale con le loro necessità.
A fronte delle riferite difficoltà sui disallineamenti tabellari e la specificità dei profili Sanitari presenti in CRI, che ostacolano il transito del personale verso le ASL, stante l’assenza dei rappresentanti della Conferenza Stato-Regioni alla riunione, si rinvia ad apposito confronto con i rappresentanti citati per giungere ad un chiarimento circa gli intendimenti delle strutture regionali e per sciogliere eventuali dubbi interpretativi sulle condizioni economiche previste dai passaggi stessi.
Questo incontro, di cui è stata più volte rimarcata l’urgenza e l’importanza, dovrebbe tenersi a metà della prossima settimana, compatibilmente con gli impegni dei Rappresentanti delle Regioni. Nelle prossime ore il Portale sarà disponibile alla consultazione ed alle segnalazioni di correzioni dei dati inesatti od incompleti, sarà pubblicato un bando per il ricollocamento presso le PP.AA., mentre per presentare le istanze vere e proprie di mobilità, l’opzione sarà attiva a fine settimana/inizio prossima.
Alcune annotazioni: siamo rimasti stupiti sia dal fatto che la Funzione Pubblica non ci abbia comunicato dati certi (e più volte richiesti) per serio confronto, sia del fatto che, nonostante il tempo trascorso, le strutture interessate dalle modifiche al D. Leg. 178, intervenute a fine anno con la Legge di Stabilità 2016, non abbiano provveduto ad inserire nel Portale le loro specifiche necessità, procurando un ritardo che inevitabilmente ed ingiustificatamente andrà ad impattare sui lavoratori.
Se dalla Funzione Pubblica si dicono certi di riuscire a collocare circa il 50% del personale in una I° fase (principalmente personale amministrativo), si ipotizza una II° fase nella quale intersecare la domanda del personale con le professionalità più specifiche con l’offerta del Servizio Sanitario Nazionale, le Regioni e gli Enti locali ed una III° fase per il personale trattenuto all’Ente strumentale e per casi particolari.
Le tempistiche ad oggi ipotizzabili (I° FASE) sono di chiudere la possibilità di fare le domande verso metà aprile, una rapida fase per incrociare domanda ed offerta, poi la pubblicazione delle graduatorie per assegnare il personale entro fine maggio per il personale che incontri già una corrispondenza sul Portale (prevalentemente il personale del ruolo amministrativo), per concludere entro l’estate la II° FASE, dopo l’inserimento degli altri dati e disponibilità, con l’assegnazione per il restante personale.
La FIALP CISAL ritiene grave e sconcertante la dichiarazione da parte di Funzione Pubblica che tutto il processo messo in atto con la privatizzazione dell’Ente Pubblico Croce Rossa Italiana del famigerato D.L.178/2012 non genera alcun risparmio per la finanza pubblica.
Ricordiamo a tutti che, come altri, anche noi eravamo fisicamente presenti ai tavoli presso il Ministero della Salute quando il precedente titolare del dicastero (l’ex Ministro On. Renato Balduzzi del Governo Monti) faceva del risparmio sulla finanza generale un punto fermo di partenza e condizione ineliminabile della norma in promulgazione.
Con ancora più forza e con ancora più convinzione oggi ci chiediamo: cui prodest? A chi ha giovato veramente? Chi ci guadagnerà realmente?
Non i lavoratori sottoposti a mobilità, non i cittadini italiani che se saranno fortunati manterranno quasi inalterato il livello dei servizi (ma non sarà così..), non l’Ente Pubblico che è condannato a scomparire, non lo Stato che non apprezza un risparmio sulla finanza pubblica. La cosa non crediamo possa finire qui.
Uniche novità di rilievo vengono dallo stesso Ente strumentale che, contrariamente a quanto comunicato nelle precedenti riunioni di Ente, riducono già da subito a 169 le unità che saranno trattenute sino alla conclusione del percorso dell’Ente strumentale, saltando la fase intermedia da loro stessi prevista che indicava 532 unità più 22 Dirigenti.
Sottolineiamo positivamente la dichiarazione dell’Ente strumentale che “non si procederà a dichiarazioni di esubero ma solo a comunicazioni di sovrannumero”.
A tale proposito, l’ente provvederà a breve ad un confronto con l’INPS per l’applicazione delle regole previste per il collocamento a riposo ante Legge Fornero del personale in possesso dei requisiti. La Funzione Pubblica ha inoltre dichiarato che il personale assunto in forza delle leggi 482/68 e 68/99 è impegnato nella mobilità ordinaria senza influire sulle quote delle amministrazioni destinatarie, con garanzia che il personale protetto dalle norme vigenti avrà comunque le tutele previste.
Analogamente abbiamo ricevuto rassicurazioni circa la ricollocazione in altre P.A. del personale che permarrà presso l’Ente strumentale fino alla conclusione del percorso previsto (come peraltro già stabilito dalle norme) e un impegno per una interpretazione più favorevole al personale delle norme previste dalla Legge di Stabilità 2016 per il mantenimento dei livelli retributivi attualmente percepiti.