Se avessimo dato ascolto alle apocalittiche idee di massmediologi, sociologi e comunicatori del secolo passato, i libri stampati sarebbero dovuti scomparire dalle nostre vite anni fa.
A dispetto di queste nefaste previsioni accompagnate da fin troppo entusiastici progetti di completa digitalizzazione dei volumi cartacei, la cultura del libro sembra aver trovato una nuova primavera, specialmente nei casi in cui il virtuale non sostituisce, bensì completa, il classico libro che conosciamo tutti.
E’ il caso di aNobii, un social network basato completamente sulla costruzione (rapida e senza costi di iscrizione) della propria libreria virtuale che si rifà a quella reale del nostro soggiorno.
Grazie a questo semplice ed intuibile sito, possiamo curiosare nelle librerie virtuali degli utenti iscritti, trovare affinità di gusti, commentare, scrivere recensioni e addirittura scambiare o vendere libri attraverso il codice ISBN che permette, inoltre, di catalogare rapidamente i propri libri e di trovare volumi che si stanno cercando per leggerne valutazioni prima del prossimo acquisto in libreria.
Un caso ancora più particolare che ricorda l’idea romantica dei messaggi in bottiglia ritrovati in riva al mare è il cosiddetto BookCrossing, nato nel 2001 da un’idea di Ron Hornbaker e che oggi conta più di 740 mila utenti in 130 paesi e oltre 5 milioni di libri registrati in giro per il mondo.
La traduzione letterale del termine inglese è “Incrocio di Libri” che possono essere rilasciati ovunque (panchine, parchi, scuole), oppure nelle cosiddette Official Crossing Zone (zone ufficiali di scambio), in genere allestite in locali come pub, bar e librerie.
Per ogni libro “liberato”, esiste un codice numerico univoco che viene riportato all’interno dello stesso, in modo da permettere a chiunque la registrazione del ritrovamento, la scoperta del suo percorso (tramite il sito web che memorizza ogni passaggio di mano del volume) e magari, dopo averlo letto, un nuovo rilascio.
Una commistione di vecchio e nuovo modo di leggere, di informarsi, di fare comunità intorno ad una passione comune, che riflette i cambiamenti in atto nella nostra cultura dove ogni mezzo di comunicazione non sparisce mai completamente, bensì si ingloba, si perfeziona con l’aiuto delle nuove tecnologie.