Sabato 9 aprile 2022, la Fondazione Sabe per l’arte di Ravenna ha ospitato una conferenza con il geografo Franco Farinelli dal titolo Il cielo, la mappa, la Terra: la natura della modernità. Franco Farinelli è professore emerito di Geografia all’Università di Bologna, dove ha diretto per anni prima l’Istituto di Geografia e poi il Dipartimento di Filosofia e Scienze della Comunicazione. Ha insegnato presso le università di Ginevra, Uppsala, Lugano, Los Angeles (UCLA), Berkeley e a Parigi alla Sorbona e all’Ecole Normale Supérieure. I suoi libri sono tradotti in Europa, Asia e America.
L’evento, patrocinato dal Comune di Ravenna e dal Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna, si inquadra nell’ambito delle attività collaterali alla mostra personale Un viaggio di Gabriella Benedini, visitabile presso gli spazi della Fondazione fino al 16 luglio 2022. La navigazione, la carta celeste e la mappa sono temi centrali nella produzione artistica di Benedini, argomenti affascinanti e sempre attuali che accompagnano la storia dell’umanità.
Franco Farinelli ci condurrà in uno straordinario viaggio a ritroso per comprendere la natura della modernità attraverso di essi.
Senza il cielo, ha spiegato infatti Farinelli, non avremmo in termini cognitivi nemmeno la Terra, come l’intera storia della cultura occidentale dimostra. Ciò è particolarmente vero per l’epoca moderna, durante la quale le stelle non soltanto rappresentano la “crittografia della merce”, come scriveva Walter Benjamin, ma indirizzano e governano l’intera umanizzazione del mondo. Quella che ancora oggi viene chiamata la faccia della Terra è il risultato – nei lineamenti che l’uomo vi ha impresso sopra oltre che nella sua concezione – della proiezione cartografica, vale a dire della trasposizione sul piano terreno, cioè orizzontale, della logica dei sovrastanti corpi celesti che regolano in verticale il funzionamento del mondo. “La Terra è la copia del cielo”, come scrisse Ermete Trismegisto (personaggio leggendario di età pre-classica, venerato come maestro di sapienza e tradizionalmente ritenuto l’autore del Corpus Hermeticum. A lui è attribuita la fondazione della corrente filosofica nota come ermetismo) e senza il quale la nascita del Rinascimento risulterebbe incomprensibile.
di Eleonora Marino