Due musicisti austriaci accomunati da un’autentica e smisurata passione per la ricerca di nuove sonorità, unita al profondo rispetto per il suono dei loro strumenti, Matthias Bartolomey (violoncello) e Klemens Bittmann (violino e mandola), alias BartolomeyBittmann, sono tornati a tenere un concerto in Italia. I due musicisti hanno presentato il loro ultimo lavoro dal titolo Zehn, nel mese di marzo a Terni. “Zehn” è u n album che celebra il decimo anniversario del duo e consiste in nuovi brani, la maggior parte dei quali scritti durante il lockdown.
I due straordinari virtuosi hanno sempre concepito la loro dimensione musicale come un progetto a lungo termine, un contrappeso ai nostri tempi veloci e convulsi che, nel corso del tempo, ha permesso loro di perfezionare continuamente il modo di suonare, elaborando la propria personalità artistica sia durante i numerosi concerti che nelle intense sessioni compositive.
Con una formazione accademica di altissimo livello, conseguita presso le Universität für Musik di Graz e di Vienna rispettivamente, Bartolomey e Bittmann trasmettono dal loro Paese d’origine una preziosa eredità musicale che ha saputo fornire numerosi spunti alle avanguardie musicali nel XIX e nel XX secolo. La loro estesa educazione sonora spazia da potenti riff rock e passaggi di accordi freneticamente virtuosistici, a groove viscerali e tenere cantilene, sempre tesi all’essenza acustica dei loro strumenti, senza ricorrere all’elettronica e agli effetti. La loro dinamica e intensità può cambiare in un attimo, con sensibilità e precisione, alternando l’energia del rock all’eleganza e all’intimità cameristiche. Sono tanti, infine, i richiami alla musica folk da cui emergono anche radici classiche, mai disconosciute.
Di loro, Wolfgang Muthspiel ha detto: “E’ davvero raro sentire dei musicisti d’archi con una tale devozione per il groove. BartolomeyBittmann stanno arrivando facilmente al cuore di virtù musicali che non si associano generalmente agli strumenti classici: gioia sfrenata e ritmo estremo”. Una musica che va al di là di ogni confine standard di forma e di genere in molteplici e differenti cornici: il duo si è infatti esibito indifferentemente in prestigiose sale da concerto (Musikverein e Konzerthaus Wien), festival internazionali (Festspiele Mecklenburg-Vorpommern, Kammermuziekfestival Utrecht) e jazz club”.
di Eleonora Marino