Tradizione ed espressione del Natale: rappresentazioni del Presepe e magiche atmosfere musicali

Nell’introdurre questo numero, che conclude l’anno, si ripropone il tema del Natale per non dimenticare l’importanza dell’atmosfera, che avvolge questi giorni di festività  con cenni, che rievocano la storia del presepe, che trascende un simbolico significato, annunciando un messaggio di speranza per l’umanità. In particolare, in questo periodo storico, in cui si stanno affrontando sfide, vivendo momenti e situazioni difficili il bisogno di unirsi e partecipare intorno ad una raffigurazione iconica di nascita, simbolo di fraternità rappresenta per ogni essere umano la possibilità di rinnovarsi, attraverso momenti di condivisione e riflessione per cancellare tristezza e malinconia, per dimenticare sofferenze ed afflizioni, che sono elementi purtroppo del quotidiano universale. Un auspicio racchiuso nel cuore è di annunciare un messaggio di pace e serenità, che nella cultura del presente può essere mandato in onda attraverso la diffusione di una melodia natalizia. Ascoltate “Comete come te” di Francesco Salvi, una canzone natalizia speciale, un dono sotto l’albero di Natale, collegato ad un’importante comunicazione sociale (La Redazione).

Il Presepe: una tradizione pervasa di storia e significato

Il presepe, o natività, è una delle tradizioni natalizie più amate e diffuse al mondo. La rappresentazione della nascita di Gesù, nella città di Betlemme, ha una storia ricca e affascinante che affonda le radici nei tempi antichi. I Vangeli di Luca e Matteo, gli unici del Nuovo Testamento a parlare della nascita di Gesù, con Luca che si concentra sulla figura di Maria e Matteo che parla della visita dei Magi, hanno ispirato la creazione del presepe, per consentire a tutti di visualizzare la scena della natività. Pare che fosse il futuro santo Francesco d’Assisi, agli inizi del XIII secolo (si parla del 1223) a creare il primo presepe. Nel corso della messa di Natale, sarebbe stato lui ad allestirlo in una grotta vicino a Greccio, dove Francesco mise in scena il primo presepe vivente, con animali veri e persone che impersonavano Maria, Giuseppe e il bambino Gesù. La rappresentazione vivente della natività si diffuse rapidamente in tutta Europa, già nel corso del Medioevo: le varie comunità locali iniziarono a creare le proprie versioni di presepi, sia viventi che statici, realizzati con figure scolpite o dipinte. La stessa arte del presepe, nel corso dei secoli, ha conosciuto una crescita considerevole, con maestri di diversi paesi e regioni che hanno sviluppato stili distintivi e tecniche sempre più elaborate, per creare figure e scenari unici. In Italia sono noti i presepi della città di Napoli, famosa per le opere artigianali, caratterizzate da figure dettagliate e scenografie elaborate, che possono essere ammirate tutto l’anno nella via di san Gregorio Armeno. Oggi non mancano coloro che scelgono rappresentazioni moderne o tematiche, senza per questo far venire meno quel sentimento di devozione religiosa e celebrazione della stagione natalizia, che resta alla base del presepe, uno straordinario legame tra la storia cristiana e le singole tradizioni culturali.

di Paolo Arigotti

Mentre il periodo natalizio sta per giungere al suo acme e le famiglie si ritrovano attorno all’albero di Natale, è arrivato in radio e nei digital store un regalo anticipato, dall’importante messaggio sociale:

“Comete come Te”, il nuovo singolo di Francesco Salvi

Ascolta su Spotify.

Si tratta della canzone “Comete come Te”, scritta, composta e interpretata dallo stesso Francesco Salvi, artista poliedrico e attore, arrangiata e suonata da Paolo Agosta e prodotta insieme a Mitch Dj. Il testo di questo brano è ironico e profondo, in grado di incantare grandi e piccoli con la sua atmosfera suggestiva e quasi fantastica.

Un sound unico che fonde l’energia dello Swing e i colori vivaci del Charleston con una fresca interpretazione Pop rende questa “opera” natalizia, dalla struttura armonica complessa e dall’arrangiamento ricercato, un’esperienza auditiva unica e avvincente.

Photo by Music & Media Press

“Comete come Te” non è solo un singolo natalizio, ma un vero e proprio viaggio musicale che attraversa emozioni, ricordi e sorrisi. Francesco Salvi, con il suo inconfondibile stile e la sua ironia tagliente, invita alla riscoperta della magia del Natale attraverso un modo di vedere non solo originale ma anche moderno. Questo brano rappresenta un ponte tra generazioni, un inno all’universalità dello spirito natalizio che dovrebbe ancora circondare ogni cuore e ogni casa.

Francesco Salvi ha condiviso così il suo pensiero sul Natale:

«Non è solo una festa, ma uno stato dell’anima. È un periodo che, nonostante la sua commercializzazione, conserva uno spirito unico e speciale. Il Natale appartiene a tutti – grandi, piccoli, vicini e lontani, di qualsiasi statura o convinzione – e nessuno può rimanere indifferente di fronte a tale splendore. Questa magnificenza, che culmina all’Epifania, dovrebbe ispirarci a essere migliori per tutto l’anno».

La musica di “Comete come Te” si arricchisce della presenza di una Big Band, composta da basso, chitarre elettriche, batteria e un’insolita varietà di percussioni, tra cui chime, cembalo e claps. L’arrangiamento è corredato dalla sezione di archi, fender rhodes, pianoforte, campane, glockenspiel, kazoo, un mix di parti cantate e recitate, cori e un sorprendente assolo di voce nello special.

Nata da una semplice melodia di piano e voce, questa canzone di Natale si distingue per la sua originalità e la sua capacità di rompere gli schemi dei classici tormentoni natalizi.

Guarda il video.

Francesco Salvi e la sua squadra hanno pubblicato un’opera che promette di riscaldare l’atmosfera di questa stagione festiva e di lasciare un’impronta indimenticabile nel panorama musicale italiano.

Photo by Music & Media Press

La musica, come sempre, si conferma ponte tra mondi, linguaggi e culture, e “Comete come Te” è la comusimpiuta testimonianza di come l’arte possa unire e ispirare, soprattutto in momenti come il Natale, dove il calore umano e la condivisione diventano protagonisti.

di Carlo Marino

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