Via libera definitivo del Senato al decreto legge Imprese. Palazzo Madama, come già Montecitorio, ha approvato il provvedimento con la fiducia. Il testo, varato dopo il Cura Italia e prima del Dl Rilancio, fa parte del ventaglio di interventi d’emergenza messi in campo dal governo per attutire l’impatto del Coronavirus sull’economia. Le uniche novità sono state, quindi, introdotte a Montecitorio e hanno riguardato soprattutto i prestiti alle imprese garantiti dallo Stato: per esempio, prevedendo che l’istruttoria della banca venga sostituita da un’autocertificazione.
La soglia dei prestiti con garanzia statale al 100% sale dai 25 ai 30 mila euro. Si allungano da 6 a 10 anni i tempi di restituzione. I prestiti superiori, fino a 800 mila euro, con garanzia pubblica fino all’80% e quella di Confidi per arrivare al 100%, potranno essere restituiti in 30 anni.
Inoltre per velocizzare le procedure di finanziamento con garanzia pubblica alle aziende in difficoltà, le imprese possono presentare un’autocertificazione, che nel testo originario era possibile solo per importi fino a 25 mila euro.
Infine, è stata estesa la platea di chi può richiedere la sospensione dei mutui prima casa. Ora ne fanno parte anche titolari di ditte individuali, piccoli imprenditori, artigiani, piccoli commercianti e chi esercita un’attività professionale con il lavoro proprio e dei componenti della famiglia.
di Massimiliano Gonzi