IO, SPERIAMO CHE ME LA CAVO …

Nell’ultima riunione al Ministero per la Funzione Pubblica, con la presenza anche della “Conferenza Stato Regioni”, si è trattato sulla mobilità del personale della CRI sia nelle fasi in essere, sia per quelle future previste dal Portale della P.A.
Riportiamo, in sintesi, il contenuto degli interventi della FIALP CISAL.
Sulla mancata unificazione delle liste a livello provinciale delle domande/offerte abbiamo ribadito la illogicità della scelta, la discriminazione che determina sul territorio (soprattutto al Sud) relativamente alle possibilità offerte e la violazione, a nostro avviso, del provvedimento di equiparazione intervenuto con la Legge di Stabilità 2016 del dicembre scorso, con tutti i rischi collegati di un lungo e pesante contenzioso.
Abbiamo sottolineato la necessità di un serrato confronto con la Conferenza Stato-Regioni per addivenire ad un orientamento univoco a livello nazionale, considerando che ad oggi le Regioni si regolano diversamente una dall’altra (addirittura ci sono differenze significative tra ASL della stessa Regione). Ci riferiamo non solo al percorso già definito da legge per gli autisti soccorritori con più di 5 anni, ma a tutte quelle figure professionali specifiche ed a quelle interpretazioni che necessariamente hanno necessità di una maggiore elasticità per giungere a conclusione (ad esempio gli A2 Tecnici con mansioni diverse da quelle di autista soccorritore ed i lavoratori delle convenzioni aeroportuali che non sono stati equiparati formalmente agli autisti soccorritori benché abbiano svolto le stesse identiche funzioni). Altra problematica presente riguarda i Concorsi banditi da svariate ASL per l’assunzione di personale (soprattutto sanitario) in presenza di analoghe figure presenti in CRI sottoposte a mobilità per le quali abbiamo chiesto di fermare queste procedure.
Forti perplessità, poi, sono state espresse sulle problematiche relative alla gestione del Portale: la indeterminazione dei posti offerti, soprattutto nelle aree metropolitane in ordine principalmente alla localizzazione ed alle professionalità specifiche presenti in CRI, condizionano pesantemente le scelte dei lavoratori; è quindi necessario fare il punto della situazione sulla fase attuale (I fase) e sui tempi della II fase.
La FIALP ha fatto anche altre valutazioni e richieste, per esempio circa la necessità di maggiore chiarezza sugli inquadramenti economici del personale e sulla confusione che ancora regna sulle disposizioni che riguardano il Corpo Militare di CRI.
Riportiamo le risposte ricevute dalla controparte e le nostre valutazioni.
Sulla richiesta di unificare le liste a livello provinciale, ci è stato risposto che successivamente alla I fase, quando resteranno eventualmente vacanti posizioni offerte ai dipendenti di Area Vasta, si potrà prevedere un percorso per renderle disponibili ai lavoratori di CRI, nel rispetto delle libere scelte effettuate da parte delle Amministrazioni cui non possiamo imporre scelte. A tal riguardo non ci convince la “scelta tecnica” di mantenere un doppio binario che confligge, a nostro avviso, con le norme dettate della Legge di Stabilità 2016. Non vogliamo interferire con la possibilità di scelta da parte delle Amministrazioni, ma questa scelta oggi già si concretizza nel pre-opzionare il profilo del dipendente, e dare a tutti i dipendenti la medesima possibilità di offrirsi la riteniamo più equa e soprattutto rispettosa della legge.
Qualora permanga questa indisponibilità nella II fase e si determinino esclusioni che pregiudichino il transito verso altre Pubbliche Amministrazioni presenti nella provincia, riteniamo che sarà facoltà dei singoli lavoratori proporre un adeguato ricorso avverso tale procedura.
La Funzione Pubblica ha chiesto alla Conferenza Stato-Regioni la disponibilità di un incontro a breve, ritenendo comunque preferibile l’utilizzo del Portale anche per la soluzione della mobilità prevista per gli autisti soccorritori, non escludendo però altre modalità se previste più funzionali alla soluzione del problema.
Per quanto riguarda la questione dei Bandi di Concorso, la Funzione Pubblica ha bloccato le assunzioni per le Amministrazioni Centrali (Ministeri) pur subendo quotidianamente forti pressioni fin quando non si sarà conclusa la procedura di mobilità prevista dal Portale, ma non possiede gli strumenti per bloccare Bandi di Concorso o altre procedure concorsuali (ASL), lasciando alle Regioni la possibilità di intervenire, per competenza. Ciò rende ancor più urgente il confronto con le Regioni.
Ci aspettiamo che nella II fase si dia seguito alle promesse sul buon esito della mobilità per tutti gli operatori CRI, specialmente per quelle figure che oggi si trovano in maggiore sofferenza.
Rileviamo invece con grande stupore che la prima e unica posizione presa da parte della Responsabile della Sanità per la Conferenza Stato-Regioni (a quasi cinque mesi dall’entrata in vigore della Legge di Stabilità)  sia stata la richiesta di quantificare l’importo e le modalità di trasferimento dei fondi previsti per l’assorbimento degli autisti soccorritori alle Regioni. Ci chiediamo: ma fino ad oggi non si sono mai parlati?
Il 18 maggio prossimo il Portale chiuderà la fase prevista per l’espressione delle preferenze, a seguire la formazione delle graduatorie e l’assegnazione del personale. Ad oggi è prevista la possibilità (fino al 18 maggio) di revocare e modificare la/le preferenze fatte, ma una volta emesso il provvedimento di assegnazione sarà considerato definitivo. La tempistica prevista è concludere la I fase entro giugno, se possibile concludere la II fase entro le vacanze estive (agosto).
Certo che se i tempi del confronto con le Regioni non si accelerano (ricordiamoci che era stato preannunciato un incontro prima di Pasqua … mai avvenuto) e se poi non si da un seguito rapido, univoco ed organico non vediamo come si possa solo pensare di rispettare questa tabella di marcia.
Circa la indeterminazione delle offerte delle sedi di lavoro da parte delle Amministrazioni, la Funzione Pubblica ci ha precisato che esse venivano individuate sul livello provinciale (come previsto) e non a livello di singolo comuneI criteri di protezione previsti dalle norme entreranno in ballo successivamente, e dopo l’assegnazione del personale si attiveranno tutte le norme previste a tutela del personale. Oggi la griglia prevista per il Portale, volutamente, è solo quella della posizione economica: il profilo del dipendente è ben visibile alle Amministrazioni ma unica condizione posta è quella dell’inquadramento economico. Qualora fossero inserite altre varianti ovviamente si creerebbe un “filtro” maggiore che potrebbe andare a scapito della effettiva possibilità di trasferimento per i dipendenti che potrebbero non soddisfare il nuovo parametro richiesto (es. il ruolo sanitario o tecnico se non previsto negli organici dell’amministrazione ricevente).
Al fine di consentire la massima possibilità di collocamento del personale, la FIALP CISAL ritiene idonea in questa fase la modalità oggi presente, anche valutando la libera scelta da parte del lavoratore di potersi ridefinire funzionalmente: ovviamente è altrettanto legittimo aspettare la II fase per trovare una collocazione più confacente al proprio profilo (es. il personale infermieristico nelle ASL) ma in questo momento, allo stato dell’arte, non abbiamo alcuna certezza che questo possa verificarsi puntualmente per tutte le figure ed in tutti gli ambiti provinciali.
Questo aspetto assume ad un livello di scelta così individuale e personale che ogni scelta fatta va rispettata, assumendosene la responsabilità in proprio.