La mostra Santafrika di Sant’Era è arrivata in Kenya nella suggestiva isola di Manda, con un allestimento all’interno del Blu Empire, replicando il successo dell’anteprima romana: in mostra numerosi scatti iconici, venti fotografie stampate in alluminio, della visual Sabrina Poli, che vede protagoniste giovani donne keniane vestite con abiti couture originali, provenienti dalle note collezioni di Maison Martin Margiela – Artisanal e Comme de Garçons.
L’ideatrice del progetto, Sant’Era, nel rilasciare la sua dichiarazione alla stampa, ha reso noto che le giovani, bellissime modelle africane con cui hanno fatto un casting, sono ragazze comuni che sono state fermate per strada. Si tratta di ragazze povere, che difficilmente si vestono con abiti eleganti. Ha detto inoltre che “al di là delle bellissime foto scattate, la cosa più emozionante è stata vedere le ragazze così fiere di essere vestite e truccate. Le giovani ragazze si sono sentite protagoniste, orgogliose di indossare abiti eleganti e di avere un truccatore e un acconciatore tutti per loro. Questa trasformazione, abbinata al loro magnifico portamento naturale, ha portato al risultato che ha superato ogni aspettativa”.
Il Blue Empire, luogo dove si svolge la mostra, è stato scelto perché è un luogo suggestivo.
La vista che si offre al visitatore è spettacolare, situato sulla fantastica Manda Beach, a pochi metri dal mare è circondato da una lussureggiante vegetazione tropicale, gode di una vista scenografica sull’Oceano Indiano, sull’isola di Lamu e sul villaggio di Shela. Il cottage, è costruito con pregiati legni africani e progettato in un raffinato stile esotico, inoltre, è caratterizzato da tradizionali tetti Makuti e da ampie verande ai piedi del mare, dove si possono godere splendidi tramonti.
Nelle sale del Blue Empire la mostra SantafriKa espone le bellissime foto di Sabrina Poli, in cui le modelle keniane sono vestite con modelli sartoriali di raffinata eleganza, dagli stili europei e nipponici delle collezioni, caratterizzati dai colori, che vanno dai toni “charcoal” (in italiano, nero carbone), alle varie sfumature del bianco, fino alla sabbia e al rosso vermiglio, che si stagliano nelle bianche spiagge di Watamu. Le acconciature si armonizzano e contrastano al tempo stesso con l’ambiente circostante e le modelle interpretano una moda “fuori dal tempo” tra Occidente e Africa.
Il progetto Santafrika, ha preso il via in Kenya nel 2019, proponendo un connubio tra le culture opposte ma che trovano un loro dialogo, attraverso l’interconnessione in cui la moda, l’arte e la natura si uniscono sinergicamente diventando protagoniste della comunicazione tra il nord e il sud del pianeta.
L’idea di Sant’Era è quella di unire gli opposti di due grandi passioni: l’amore per l’anima autentica del Kenya, luogo in cui ha vissuto, e il rigore concettuale di stilisti nordici di fine secolo come Martin Margiela.
L’essenza del progetto è il connubio tra due culture opposte che sono in grado di generare una bellezza senza compromessi, attraverso accostamenti contradditori, abiti di alta moda, trecce africane, glitter dorati che rifrangono la luce del sole sul corpo delle modelle. In queste fotografie si può ammirare tutta la naturale bellezza delle donne locali, che trasmettono pienamente l’anima della loro terra africana.
Ecco ora delle brevi notizie sulle due ideatrici di questa bella iniziativa:
Sant’Era, muove i primi passi nel mondo della moda e del beauty negli anni Ottanta, collaborando con aziende leader nel settore cosmetico per capelli. Si trasferisce a Roma, dove lavora con grandi maestri tra cui John Santilli art director di Vidal Sasson: esperienza fondamentale per apprendere le basi e le geometrie del taglio, l’anatomia, il trucco, lo styling.
È punto di riferimento per il mondo cinematografico e quello dello spettacolo. Negli anni Novanta apre il suo primo spazio e nasce così Sant’era, a Cesenatico: un ambiente pieno di energia che ospita mostre d’arte, presentazioni di prodotti, eventi per clienti, ospita inoltre amici e chiunque voglia avvicinarsi al suo mondo.
Sabrina Poli, art director e visual designer, lavora nella comunicazione crossmediale. Formatasi presso l’Accademia di Belle Arti di Ravenna e l’Università del Progetto a Reggio Emilia, si dedica da sempre all’arte, design e alla fotografia.
Durante la formazione, master UDP, sviluppa progetti fotografici col maestro Luigi Ghirri, il progetto “Poesie Terapeutiche” con lo scrittore Ermanno Cavazzoni. In seguito, collabora a progetti di design con lo studio di architettura Stefano Giovannoni a Milano. Progetta per diversi brand di moda, design e cosmetica tra cui Diego dalla Palma, Fendi Casa e Accademia Bizantina Orchestra.
di Francesca Caracò