A decorrere dal 1° luglio di quest’anno sono entrate a pieno regime le nuove prescrizioni contenute nel D.Lgs. n. 36/2021 che, in chiave fortemente rivoluzionaria, ha rimodulato la disciplina del c.d. lavoro sportivo, attraverso significative innovazioni.
Nel sostanziale svecchiamento della precedente disciplina, le nuove disposizioni mirano a delineare con considerevole apertura prospettica, un nuovo concetto del lavoro sportivo che ben si coglie nell’art. 25 del D.Lgs. n. 36/2021 che, principalmente, ne pianifica la nuova figura precisando, tra l’altro, che “è lavoratore sportivo l’atleta, l’allenatore, l’istruttore, il direttore tecnico, il direttore sportivo, il preparatore atletico e il direttore di gara che, senza alcuna distinzione di genere e indipendentemente dal settore professionistico o dilettantistico, esercita l’attività sportiva“.
L’intento è, fondamentalmente, quello di allargare la platea degli assicurati ed estenderne – a maglia larga – la tutela previdenziale, affinché possa trovare collocazione e salvaguardia ogni qualsivoglia forma di rapporto di lavoro, che, nell’ambito dello specifico settore sportivo di pertinenza, si qualifichi come subordinato, autonomo o si concretizzi, nel pieno rispetto delle integrali disposizioni contenute nell’art. 409 c.p.c., in altre possibili forme di collaborazione.
Ancor più interessante è la disciplina del lavoro sportivo praticato nel settore dilettantistico dove – normalmente – vige la presunzione giuridica che si tratti di normali forme di collaborazione del tutto occasionali.
Tuttavia, anche riguardo a questa specifica e peculiare modalità operativa, il legislatore, al fine di porre una linea di demarcazione rispetto ad ogni valida forma di etero-organizzazione, che conduce alla legittima rituale tutela previdenziale, è intervenuto chiarendo che se ne conferma l’effettiva occasionalità nei soli casi in cui la durata della relative prestazioni non sia superiore a 24 ore settimanali e si tratti di attività effettuate nel rispetto del regole previste dalle Federazioni sportive nazionali.
di Angela Gerarda Fasulo