La guerra in Ucraina ha solo allargato il cerchio perimetrale di uno scenario che da tempo ha preso piede, a seguito del devastante blocco dell’economia, causato dalla pluriennale crisi pandemica ancora non debellata.
Quindi, ogni incentivo che viene dallo Stato a supporto delle famiglie è importante.
In ausilio alle famiglie, confermato anche per l’anno 2023, il bonus “asili nido” può essere utilizzato per il pagamento delle rette degli asili del nido pubblici e per quelli privati.
È previsto che possa essere fruito anche a supporto di situazioni familiari per bambini affetti da patologie croniche e che necessitino di assistenza domiciliare.
I requisiti di base previsti per poter consentire al genitore di procedere alla formulazione della domanda si possono di seguito sintetizzare:
- residenza in Italia;
- cittadinanza italiana;
- cittadinanza UE;
- permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
- carte di soggiorno per familiari extracomunitari di cittadini dell’Unione Europea;
- carta di soggiorno permanente per i familiari non aventi la cittadinanza dell’Unione Europea;
- status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria.
Il sussidio per il genitore, che sostiene il pagamento della retta, prescinde dall’avere la stessa residenza del minore, per il quale la spesa viene sostenuta.
Diversamente, è necessario che residenza del genitore e del figlio coincidano nei casi, in cui si procede a formulare la domanda per poter accedere al sussidio economico, erogabile a supporto della spesa sostenuta per le tipiche forme di assistenza domiciliare.
In tali casi è, altresì, previsto che il contributo possa essere erogato solo se il pediatra attesta l’impossibilità del bambino di frequentare asili nido, a causa di gravi patologie croniche.
L’importo erogabile per l’asilo nido, relazionato al reddito che percepisce l’istante, varia da un minimo di 1.500,00 euro ad un massimo di 3.000,00 euro.
Nell’attribuzione del contributo si tiene conto del pagamento effettuato per la retta.
È prevista, in pratica, l’erogazione delle seguenti somme:
- 3.000,00 euro per famiglie con ISEE fino a 25mila euro. In questo caso è prevista l’attribuzione di un importo mensile pari ad € 272,73 per 11 mensilità;
- 2.500,00 euro ove l’ ISEE per figli minorenni rientri nella fascia di reddito dai 25.000 ai 40.000 euro. In questo caso è prevista l’attribuzione di un importo mensile pari ad € 227,27 per 11 mensilità;
- 1.500,00 euro attribuiti alle famiglie che abbiano un reddito superiore a 40 mila euro. In questo caso è prevista l’attribuzione di un importo mensile pari ad € 136,27 per 11 mensilità.
Se si hanno più figli si dovrà presentare una domanda per ogni figlio ed accludere:
- la graduatoria di inserimento del bambino nella specifica scuola;
- l’iscrizione del bambino a scuola;
- la documentazione attestante il pagamento della retta del primo mese di frequenza.
Nella domanda presentata, attraverso il sito dell’Inps, nel servizio dedicato, a cui si accede mediante PIN/CNS/CIE, il richiedente dovrà specificare i benefici a cui vuole accedere.
In alternativa la stessa può essere formulata ricorrendo al Contact Center multicanale, chiamando il numero verde (803164 gratuito da telefono fisso o lo 06 164164 da cellulare, a pagamento secondo la tariffa applicata dai diversi gestori telefonici).
di Angela Gerarda Fasulo