Arriva il portale del sommerso (Pns) gestito dall’Ispettorato nazionale del lavoro per una programmazione più efficace dell’attività ispettiva. È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 30 aprile – sottolinea una nota – il decreto legge n. 36 (“Ulteriori misure urgenti per l’attuazione del PNRR) che, all’articolo 19, istituisce il Portale nazionale del sommerso. L’economia non osservata, secondo gli ultimi dati Istat, vale 203 miliardi dei quali 76,8 sono legati al lavoro irregolare. Il Portale – spiega la nota – “sostituisce e integra le banche dati esistenti, attraverso le quali l’Inl, l’Inps e l’Inail condividono le risultanze degli accertamenti ispettivi. Nel Pns confluiscono i verbali ispettivi e ogni altro documento consequenziale all’attività di vigilanza, ivi compresi tutti gli atti relativi ad eventuali contenziosi instaurati sul verbale. “La raccolta dei dati provenienti dall’Ispettorato nazionale del Lavoro, dall’Inps, dall’Inail e dalle forze dell’ordine – dichiara il direttore dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, Bruno Giordano – consentirà di creare una memoria dell’illecito, che ci sarà utile per programmare l’attività ispettiva, per individuare le imprese che fanno ricorso al lavoro irregolare e per fotografare il mercato del lavoro sommerso, che è una costola importante dell’economia sommersa”. Secondo l’ultimo rapporto Istat l’economia non osservata – “che, è bene sottolinearlo, è economia reale – prosegue Giordano – vale complessivamente 203 miliardi di euro (pari all’11,3% del Pil), dei quali 76,8 miliardi sono connessi all’impiego di lavoro irregolare. Con il Pns avremo un report reale, non un mero campione statistico, del lavoro sommerso, che ci consentirà di leggere più approfonditamente l’economia sommersa. Per questo motivo il Portale rappresenta un ulteriore, importante strumento di contrasto al lavoro nero; e contrastare il lavoro nero significa contrastare l’economia illegale del Paese”.
di Massimiliano Gonzi