Le Filippine diventano il 38° paese al mondo, e il primo paese asiatico, a ratificare la Convenzione n. 190 sulla violenza e le molestie.
La Convenzione n. 190 è la prima normativa internazionale del lavoro che affronta in modo completo la violenza e le molestie nel mondo del lavoro e il 20 febbraio 2024, con il Vice Direttore Generale dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), la Repubblica delle Filippine ha depositato la ratifica.
La notizia è sul sito dell’ILO dove si legge che ‹‹la Convenzione afferma il diritto fondamentale degli individui a un luogo di lavoro libero da violenza e molestie›› e ‹‹introduce la prima definizione riconosciuta a livello mondiale di violenza e molestie sul posto di lavoro››.
Insieme alla Raccomandazione n. 206, la Convenzione n. 190 stabilisce un quadro d’azione promuovendo un futuro del lavoro fondato sulla dignità e sul rispetto. Questi strumenti sottolineano l’importanza di un luogo di lavoro libero da violenze e molestie e sostengono una ripresa antropocentrica dalla crisi COVID-19.
La Convenzione offre protezione a tutti i lavoratori, compresi i tirocinanti e gli apprendisti, e questa protezione si estende ai settori pubblico e privato, alle economie formali e informali e alle aree urbane e rurali.
Inoltre la Convenzione n. 190 riconosce la violenza e le molestie nel mondo del lavoro come una violazione o un abuso dei diritti umani e una minaccia alle pari opportunità; ma la Convenzione riconosce anche l’importanza di una cultura del lavoro basata sul rispetto reciproco e sulla dignità dell’essere umano per prevenire tali violenze e molestie.
Il Vice Direttore Generale dell’ILO, Celeste Drake, ha dichiarato: ‹‹l’ILO accoglie favorevolmente la ratifica della Convenzione n. 190 da parte delle Filippine. Questa ratifica segna un passo importante nella direzione della prevenzione e dell’eliminazione della violenza e delle molestie nel mondo del lavoro. È tempo di rendere i luoghi di lavoro liberi dalla violenza e dalle molestie una realtà ovunque, promuovendo e realizzando la giustizia sociale per tutti››.
di M. Davide Sartori
Philippines ratifies Convention No. 190 on Violence and Harassment at work
The Philippines becomes the 38th country in the world, and the first Asian country, to ratify Convention No. 190 on Violence and Harassment.
Convention No. 190 is the first international labour standard to address violence and harassment in the world of work comprehensively and On 20 February 2024, with the Deputy Director-General of the International Labour Organization (ILO), the Republic of the Philippines deposited the instrument of ratification.
The news is on the ILO website where we read that ‹‹the Convention affirms the fundamental right of individuals to a workplace free from violence and harassment›› and ‹‹it introduces the first globally recognized definition of workplace violence and harassment››.
Together with Recommendation No. 206, Convention No. 190 establishes a framework for action fostering a future of work grounded in dignity and respect. These instruments emphasize the importance of a workplace free from violence and harassment, and support a human-centred recovery from the COVID-19 crisis.
The Convention offers protection to all workers, including interns, apprentices, and this protection extends across public and private sectors, formal and informal economies, urban and rural areas.
In addiction Convention No. 190 recognizes violence and harassment in the world of work like a human rights violation or abuse and a threat to equal opportunities; but the Convention recognizes also the importance of a work culture based on mutual respect and dignity of the human being to prevent that violence and harassment.
ILO Deputy Director-General, Celeste Drake, stated: ‹‹The ILO welcomes the ratification of Convention No. 190 by the Philippines. This ratification marks an important step to preventing and eliminating violence and harassment in the world of work. It is time to make workplaces free from violence and harassment a reality everywhere, promoting and realizing social justice for all››.
By M.Davide Sartori