Dal 15 febbraio è scattato l’obbligo del Green Pass rafforzato per i lavoratori over 50, incluse le colf, badanti e baby sitter che dovranno, quindi, essere in possesso di una certificazione verde valida (vaccino o guarigione) per poter svolgere il proprio lavoro in casa, a contatto con anziani o bambini. Alle famiglie datrici spetterà, invece, il compito di verificare, tramite App o, su richiesta del lavoratore, mediante la consegna della copia cartacea del Green Pass, pena una sanzione amministrativa che va da 400 a 1.000 euro. È quanto comunicato da Andrea Zini, presidente di Assindatcolf, Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico. “I domestici non in regola – prosegue – non potranno svolgere attività lavorativa (e se lo faranno andranno incontro ad una sanzione amministrativa da 600 a 1.500 euro) e dovranno essere considerati assenti ingiustificati, senza conseguenze disciplinari e con il diritto alla conservazione del posto di lavoro fino alla presentazione di idonea certificazione. Per i giorni di assenza ingiustificata non sarà dovuta la retribuzione, né altro compenso o emolumento. Ricordiamo però alle famiglie che, qualora venga meno il rapporto di fiducia tra le parti, nel settore domestico è sempre possibile interrompere il rapporto di lavoro senza giusta causa”.
di Massimiliano Gonzi