Sulle eccezioni sollevate dal Presidente della Repubblica sul Disegno di legge relativo al collegato al lavoro, con particolare riguardo alla possibilità di ricorrere all’arbitrato nel caso di licenziamento, la Commissione Lavoro della Camera, nella seduta del 21 aprile u.s., ha assunto un’importante decisione che conferma la validità delle motivate eccezioni mosse dal Capo dello Stato.
La suddetta Commissione ha, infatti, approvato un emendamento presentato dal relatore Giuliano Cazzola (PdL), con il quale si prevede che “La clausola compromissoria non può riguardare controversie relative alla risoluzione del contratto di lavoro”, consentendo, così, la prosecuzione dell’iter parlamentare (il testo sarà sottoposto all’Assemblea della Camera il 28 aprile p.v. e successivamente al Senato).
Con la modifica apportata dalla Commissione, trovano anche conferma le ragioni dell’avviso comune, sottoscritto l’11 marzo u.s. dalla CISAL e da tutte le OO.SS. (esclusa la CGIL) e da quasi tutte le Organizzazioni datoriali, con il quale, tra l’altro, le parti si sono impegnate a definire con tempestività un accordo interconfederale per la definizione degli ambiti di applicazione dell’arbitrato.
Con la previsione dell’accordo interconfederale, la Commissione Lavoro ha inteso confermare la volontà del Legislatore di affidare alle parti sociali la fase applicativa della delicata materia, a riprova del valore che assume il confronto diretto, anche quando si tratta di prendere decisioni difficili.
L’argomento, come ben si comprende, è di particolare rilievo politico e sindacale perché evoca una larga polemica verificatasi negli anni scorsi a proposito dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori.
Il ricorso all’arbitrato rappresenta certamente uno strumento più snello per la soluzione delle controversie, al quale si può ricorrere per libera scelta delle parti purchè non assuma – come purtroppo era previsto nel testo restituito al Parlamento dal Capo dello Stato – una inaccettabile e odiosa forma ricattatoria da estorcere al lavoratore all’atto della stipula del contratto di lavoro.
E’ per questo motivo che le OO.SS. – e tra queste la CISAL – hanno sottoscritto l’avviso comune che la stessa Commissione Lavoro ha inteso recepire con l’approvazione degli emendamenti al DDL.
Su questioni così importanti non vi possono essere dubbi, anzi, è essenziale stabilire “patti chiari”.
E non è un caso che un vecchio adagio dica “patti chiari, amicizia lunga!”.