È stato pubblicato per i tipi delle Edizioni di Storia e Letteratura il volume dal titolo: “Politica sanitaria” di Carlo Ricci con la postfazione di Luigi Massimino Sena.
Le politiche per la salute sono uno dei settori a più alto tasso di innovazione tecnologica e organizzativa. Esse investono sia le prestazioni che i servizi erogati (e i relativi processi di produzione), sia l’amministrazione che la gestione del sistema produttivo. Inoltre, il settore sanitario occupa principalmente personale ad alto livello di qualificazione professionale, prodotto di lunghi processi di formazione pre- e post-laurea e di un pressoché costante “apprendimento sul campo”.
Un sistema sanitario che non riesca a tenere il passo con l’innovazione è destinato alla perdita di fiducia e alla disaffezione dei suoi operatori e dei suoi destinatari: si tratta di un pericolo costante per la sua sostenibilità sociale, ancora più rilevante della semplice sostenibilità economica. Molte malattie sono causate da fattori ambientali, sociali, economici che obbligano i decisori politici ad adottare politiche intersettoriali nel campo del lavoro, dell’ambiente, della scuola. È cresciuta, soprattutto con la Pandemia da Covid19, la consapevolezza del peso dei determinanti sociali e ambientali della salute, spesso inestricabilmente intrecciati a quelli individuali e comportamentali.
A questo proposito è interessante il volume di Carlo Ricci, il quale fu attivo nell’Associazione Nazionale dei Medici Condotti e nella Confederazione Generale del Lavoro e di cui Piero Gobetti pubblicò prima un Capitolato-tipo per l’assistenza medico chirurgica nei comuni del Regno e l’anno successivo Politica Sanitaria, raccolta di scritti sull’opera sociale e umanitaria dei medici, ma anche sulla scuola, la delinquenza e le carceri. «Politica sanitaria racconta dei «problemi di un medico (igiene, sanità, assistenza, scuola, ecc.) visti di fronte alla presente crisi politica»: così recitava la presentazione che ne fece Piero Gobetti all’epoca della prima pubblicazione (1925): «un libro di grande originalità» dedicato alla politica sanitaria in un periodo storico di grandi cambiamenti e profonde ricostruzioni».
Per Ricci sanità e medicina erano «ostacolate dai sistemi e dai regimi economico-politico sociali borghesi», soprattutto nell’ambito della prevenzione, antieconomica nell’ottica della classe dominante. Fondato su una diretta conoscenza dell’organizzazione sanitaria dei primi anni Venti, Politica Sanitaria mette a fuoco il sistema basato sui medici condotti che resterà centrale sino alla legge istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale nel 1978, ma invita anche a riflettere sul ruolo del pubblico e del privato, sui livelli essenziali di assistenza, sugli aspetti bioetici tornati d’attualità con la pandemia di Sars-COv-2. In un’epoca quale quella che stiamo vivendo, fatta di grandi cambiamenti e profonde crisi sistemiche, può essere di particolare attualità leggere, col senno della storia, quanto avveniva negli anni Venti del Novecento.
di Eleonora Marino