Poste Italiane: parte il progetto POLIS, primi 18 sportelli a Marzo 2023

Poste Italiane si prepara a far partire i primi cantieri del progetto Polis. I primi tre prototipi sono in fase di completamento a Fara in Sabina, Campagnano di Roma e San Felice Circeo, ma entro marzo saranno pronti in tutto 18 sportelli unici realizzati all’interno degli uffici postali.

Polis è il progetto da 1,12 miliardi di euro, finanziato con 800 milioni attraverso il piano complementare del Pnrr e per il resto da Poste, che prevede di realizzare in 6.933 uffici postali, in comuni con meno di 15 mila abitanti, uno sportello unico, in cui saranno erogati una serie di servizi della pubblica amministrazione ora sparsi tra vari uffici. Tra i vari servizi, la richiesta di carta d’identità elettronica, passaporto, certificati di stato civile e anagrafici, autodichiarazioni di smarrimento, denuncia di detenzione e trasporto di armi (gestiti dal ministero dell’Interno); richiesta di riemissione di codice fiscale, estratto conto posizioni debitorie, visura planimetrie catastali, esenzione canone Rai, deleghe soggetti fragili (gestiti dall’Agenzia delle Entrate). E ancora sarà possibile ottenere certificati giudiziari (ministero della Giustizia); Isee, estratto contributivo, modello Obis per i pensionati, certificazione unica INPS; rilascio patente nautica, denuncia e richiesta duplicati patente (ministero per le Infrastrutture). Nei Comuni presso i quali saranno realizzati questi sportelli unici basterà recarsi presso l’ufficio postale per poter richiedere questi servizi. Tra i primi 18 comuni nei quali sarà realizzato lo sportello unico ci sono Tolmezzo (Ud), Lamon (Bl), Calolziocorte (Lc), Gattico-Veruno (No), Taggia (Im), Collecchio (Pr), Alto Reno Terme (Bo), Borgo a Mozzano (Lu), Magione (Pg), Cepagatti (Pe), Macchiagodena (Is), Piedimonte Matese (Ce), Bernalda (Mt), Cetraro (Cs), Aragona (Ag). “Il presidente Mattarella tiene molto a questo progetto e noi gli siamo grati perché lo ha sempre sostenuto”, afferma Giuseppe Lasco, condirettore generale di Poste.

di Massimiliano Gonzi