Superbonus 110%
Nel passaggio alla Camera è stato riscritto l’articolo sul superbonus al 110% per i lavori di efficientamento energetico e di antisismica. Innanzitutto, il bonus è stato allargato alle seconde case, ad eccezione delle ville e dei castelli, e alle associazioni del terzo settore. Lo sconto in fattura del superbonus al 110% potrà poi essere operato, anche da più fornitori che abbiano concorso all’effettuazione degli interventi che danno diritto alla detrazione.
La detrazione d’imposta al 110% del super ecobonus e sismabonus, previsto dal Dl Rilancio potrà essere trasformata in credito d’imposta, solo nel caso della sua cessione ad altri soggetti, comprese banche, intermediari finanziari e assicurazioni.
Salta poi il superbonus al 110% per la sostituzione della canna fumaria collettiva già esistente, mentre potranno accedervi i residenti dei comuni montani, su cui non pendono procedure di infrazione europea. Il super ecobonus al 110% potrà essere utilizzato anche dalle società sportive dilettantistiche, ma solo per il rinnovo degli spogliatoi, o parti di essi.
Cassa integrazione
Nel testo del decreto è entrato anche il Dl Cig, che allunga la cassa integrazione di altre 4 settimane, proroga i termini per presentare le domande per il Reddito di emergenza e per l’emersione di rapporti di lavoro irregolare e di rilascio di permesso di soggiorno temporaneo. Nello specifico, si stabilisce che i datori di lavoro, che hanno usufruito integralmente di trattamenti di integrazione salariale e di assegno ordinario per l’intero periodo di quattordici settimane, possono accedere ad ulteriori quattro settimane anche per periodi da prima del 1° settembre 2020. Viene, inoltre, disposta una revisione della disciplina dei termini temporali per la presentazione delle domande, attribuendo agli stessi natura decadenziale, nonché di altri termini, relativi ai casi in cui la medesima prestazione sia erogata mediante pagamento diretto da parte dell’Inps.
Patrimonio destinato Cdp
Diverse modifiche approvate dalla Camera hanno riguardato l’articolo sulla funzionalità del patrimonio destinato di Cdp (Cassa depositi e prestiti) per il sostegno delle aziende italiane. In particolare, si è specificato che è il Piano nazionale di riforme (Pnr), in un apposito capitolo dedicato alla programmazione economica, a stabilire quali sono le priorità, in base a settori, filiere e obiettivi di politica industriale, degli interventi del Patrimonio destinato di Cdp per il sostegno e il rilancio del sistema economico produttivo italiano.
Si è, inoltre, stabilito che al conto corrente di tesoreria centrale fruttifero, su cui confluiranno le disponibilità liquide del Patrimonio destinato di Cdp potranno affluire anche versamenti di contribuenti, che intendano investire i loro risparmi a sostegno della crescita dell’economia reale. I privati però non potranno usufruire, per questi investimenti, dei benefici fiscali già previsti per i piani di risparmio alternativi.
di Massimiliano Gonzi