Con la pensione Enpam di aprile, arrivano i primi aumenti annuali ai medici e agli odontoiatri che hanno continuato a lavorare dopo il pensionamento. La novità, appena entrata in vigore, è che i ricalcoli non saranno più triennali come in passato.
“È un altro impegno che ci eravamo presi e che si realizza”, commenta il presidente dell’Enpam, Alberto Oliveti. L’obbligo di contribuzione previdenziale è stato imposto a tutti i pensionati che continuano a lavorare, nessuno escluso, da una legge dello Stato del 2011. Chi non è iscritto a una cassa di previdenza è tenuto a versare alla gestione separata dell’Inps pagando il 24%; chi è invece iscritto all’Enpam potrà pagare il 9,75%. Inoltre, il ricalcolo presso l’Ente di previdenza dei medici e dei dentisti viene fatto ogni anno automaticamente, mentre nel caso dell’Istituto nazionale della previdenza sociale viene attribuito solo su richiesta dell’interessato e solo dopo un biennio (la prima volta) o dopo periodi di cinque anni. I contributi versati dopo il pensionamento non hanno lo stesso valore di quelli pagati durante gli anni di attività ordinaria. A parità di denaro versato, il controvalore in pensione in casa Enpam è comunque paragonabile o superiore a quello dato dall’Inps.
Il supplemento di pensione versato con la pensione Enpam di aprile ha in realtà decorrenza dal 1° gennaio successivo all’anno di pagamento dei contributi. Quindi, nei bonifici inviati ai pensionati sono stati liquidati anche gli arretrati.
di Massimiliano Gonzi