Un’estate anomala, diversa dalle altre, con tante prescrizioni da osservare per concentrare l’attenzione alla salvaguardia della salute.
Molte le famiglie italiane, che hanno deciso di trascorrere le vacanze al mare prediligendo la Calabria.
La salita in quota in favore delle bellissime spiagge di questa terra, di rara bellezza, da sempre apprezzata meta di turisti amanti della natura, è stata facilitata dalla quasi totale assenza di casi di coronavirus, nel corso dell’imprevista, penosa, drammatica ondata pandemica, che ha colpito, in prevalenza, le regioni del Nord d’Italia.
È bastato fare un rapido giro presso gli stabilimenti balneari, che lambiscono la punta dello stivale d’Italia, fino all’ Isola di Capo Rizzuto, nel crotonese, per anni vela blu di Legambiente, per rendersi conto dell’evidenza fattuale delle ragioni che hanno in parte limitato, al Sud, i danni dell’ondata pandemica, atteso che la popolazione locale risulta particolarmente attenta al rispetto della normativa anti-Covid. Di fatto, oltre ad una rigorosa osservanza delle prescrizioni mantenute dai ristoratori, per agevolare gli ingressi in libertà e sicurezza, particolare attenzione al rispetto delle norme anti contagio è stato riscontrato presso il locale stabilimento balneare “Seleno”, ove esemplare appare il regime gestionale adottato per un corretto sistema di sicurezza della salute degli ospiti presenti presso il Lido: effettuate con cura, più volte al giorno ripetute azioni di igienizzazione, sanificazione e disinfezione sia delle attrezzature da noleggio, che dei diversi servizi in dotazione all’impianto balneare, quali i servizi igienici, oltre che delle aree ristoro e bar, e delle docce in uso gratuito alla clientela, curando meticolosamente l’osservanza delle complessive prescrizioni, imposte dal protocollo degli stabilimenti balneari, ivi compresa la scelta dei prodotti specifici, previsti per la sanificazione degli spazi ed arredi comuni.
Non è, pertanto, un caso se quest’anno una buona percentuale della clientela, che ospita l’Isola è stata di provenienza delle regioni del Nord d’Italia, che hanno maggiormente subìto la nefasta corrente pandemica.
di Angela Gerarda Fasulo