Con nove nuove opere murarie di otto street artists di fama internazionale, diffuse in due quartieri della periferie di Roma e nella Regione Lazio, si è conclusa la prima edizione di Street Art for Rights, il progetto ideato da Peppe Casa e curato da Oriana Rizzuto, che sostiene l’ideazione e la creazione di opere di arte urbana, con l’obiettivo di creare un museo a cielo aperto, pubblico e gratuito, al di fuori dei percorsi più battuti della capitale.
Partita dalle periferie di Settecamini e Corviale, dove ha affrontato i temi dell’agenda ONU 2030 con gli street artists Moby Dick, Diamond e SOLO, l’azione di Street Art for Rights, si è successivamente “espansa” nella Regione Lazio, coinvolgendo anche gli artisti Motorefisico Tina Loiodice, Oniro, Marcello Russo e Alessandra Carloni, che hanno realizzato le loro opere a Cassino e a Latina, con l’obiettivo di mettere in contatto alcune zone della regione, contraddistinte da contesti sociali e territoriali unici, con la realtà creativa contemporanea portandole alla ribalta del palinsesto delle offerte artistiche e performative.
Alessandra Carloni: Diritto alla parità di genere. La foto è di Gloria Viggiani. Per gentile concessione Ufficio Stampa MArtegallery
Tra le opere realizzate, Diritto alla parità di genere dell’artista Alessandra Carloni, situata in Via Lepanto 2, Latina (LT) parla di una problematica messa in pericolo dalla pandemia: il diritto alla parità di genere e allo studio, ed è espressa in un’opera dove i protagonisti sono due giovani ragazzi che iniziano un viaggio fantastico a cavallo di una strana mongolfiera, composta da una casetta per gli uccellini con attaccati dei libri a fare da contrappeso. Il discorso nasce proprio dalla necessità far arrivare ai più giovani dei temi fondamentali come l’istruzione e il rispetto dell’altro e cresce attraverso una metafora chiara e diretta frutto della dolcezza e dell’immediatezza del tratto naif caratteristico dell’artista. Nell’opera realizzata sui muri della scuola G. Cena di Latina il fantastico e la fiaba comunicano l’importanza di parlare e discutere di determinati temi sin dai primi momenti della crescita di un individuo, soprattutto nel contesto di luoghi dedicati all’istruzione.
Tutte le opere sono state prodotte anche con vernici speciali AirLite capaci di assorbire gli agenti inquinanti e trasformarli in sostanze inerti attraverso un processo chimico attivato dalla luce solare.
La prima fase di Street art for Rights, a Roma dal 18 al 28 marzo, nei quartieri Settecamini e Corviale, è stata ideata e diretta da Giuseppe Casa, curata da Oriana Rizzuto, e organizzata dall’associazione culturaleTaste and Travel in collaborazione con MArtegallery. Si è avvalsa della collaborazione di ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, (main partner), e delle partnership di World Food Programme Italia, Banco Alimentare, Comunità Sant’Egidio, Forum Disuguaglianze e Diversità, Italia che cambia, GreenPeace, MArte Social, Comitato di Quartiere di Settecamini, Laboratorio di Città Corviale, Museo delle Periferie, Wunderkammern Contemporary Art Gallery, Dorothy Circus Gallery, Contemporary Cluster. E’ stata patrocinata da Rai per il Sociale, e la media partnership di Radio Live e TGR. Partner tecnici Ater e AirLite.
Il progetto capitolino è stato promosso da Roma Culture, vincitore dell’Avviso Pubblico Contemporaneamente Roma 2020-2021-2022, curato dal Dipartimento Attività Culturali e realizzato in collaborazione con SIAE.
di Eleonora Marino