Da quanto appurato dagli investigatori incaricati dalla Procura della Repubblica di Trento, il 5 aprile scorso verso le quattro del pomeriggio Andrea Papi ha lasciato la propria abitazione a Caldes e si è diretto verso il Monte Peller per compiere una corsa fino a malga Grum che si trova a 1.525 metri di altezza. Questo particolare si è potuto appurare dal suo profilo Instagram sul quale ha pubblicato un video all’incirca alle cinque del pomeriggio. Si desume che circa un’ora dopo, sulla strada del ritorno, Andrea abbia incontrato l’orsa, che poi lo avrebbe ucciso.
Il corpo sarà poi ritrovato verso le 3.00 della notte dopo che i famigliari avevano dato l’allarme verso le 20.30 per il mancato rientro a casa.
Dai rilievi effettuati il giovane sarebbe stato attaccato dall’orsa e scagliato fuori dalla strada forestale, finendo nella scarpata sottostante dove sono state riscontrate le prime tracce di sangue. Sempre dagli accertamenti Andrea Papi sembra abbia tentato di sfuggire all’orsa tagliando un tornante e più a valle è stato ritrovato un bastone con la punta insanguinata, che probabilmente è stato utilizzato per difendersi dall’attacco dell’orsa. Il corpo senza vita del giovane, ricoperto da graffi e ferite, è stato invece ritrovato ancora più a valle nel bosco.
Sul corpo del giovane runner sono stati ritrovati reperti biologici dell’orso, che lo ha aggredito e grazie al lavoro dei tecnici di laboratorio della Fondazione Edmund Mach è stato possibile ricavare il Dna dell’animale. Dna che è stato successivamente confrontato con i dati a disposizione nel database del Corpo forestale e che ha permesso di identificare l’orsa JJ4 come colpevole dell’aggressione e uccisione del runner.
L’orsa in questione si era già rivelata in passato problematica, aveva infatti alcuni anni fa attaccato un ciclista, ferito padre e figlio e inseguito due agenti forestali. La Provincia di Trento all’epoca aveva emesso un’ordinanza di cattura per l’animale in questione, che poi venne impugnata dalle associazioni animaliste che presso il Tribunale Amministrativo Regionale ne ottennero la sospensione.
A seguito dell’attacco mortale nei confronti di Andrea Papi è stata emessa una nuova ordinanza a firma del Presidente della Giunta Provinciale, Maurizio Fugatti, con la quale si prevede la cattura ai fini dell’eliminazione di JJ4. Il Presidente Maurizio Fugatti ha altresì dichiarato che la provincia intende abbattere altri orsi ritenuti pericolosi ed in particolare la provincia avrebbe già ottenuto dall’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) il parere positivo per l’abbattimento di MJ5. MJ5 è l’orso che si era reso responsabile dell’aggressione ad Alessandro Cicolini nella Val di Rabbi, che si trova a pochi chilometri da dove è avvenuto l’attacco mortale ai danni di Andrea Papi.
Successivamente alle eliminazioni di alcuni orsi, il Presidente Fugatti ha fatto sapere durante una conferenza stampa, che ci sarebbe l’intenzione di rimuovere circa 70 orsi (una stima approssima il numero totale degli orsi presenti nel Trentino Occidentale a 130/140 orsi compresi i cuccioli), solo nella zona dove è avvenuta l’aggressione mortale gravitano circa 20 orsi.
Purtroppo, successivamente alla morte del giovane i social si sono riempiti di commenti che denigravano il comportamento del runner, che avrebbe invaso il territorio dell’orso e di conseguenza si sarebbe andato a cercare la morte.
A dover di cronaca va ricordato che in val di Sole (come in altre zone del Trentino) il confine tra il bosco e le zone abitate è molto labile e che gli avvistamenti di orsi nelle vicinanze delle abitazioni o di campi coltivati è quasi quotidiano.
Probabilmente l’unica sfortuna del giovane è stata quella di incontrare un’orsa che aveva con sé alcuni giovani esemplari e che per questo motivo si è dimostrata aggressiva verso di lui.
Visionando il filmato girato a Malga Grum e postato dal giovane poco prima della sua morte si può chiaramente vedere che aveva con sé i bastoni da trekking, bastoncini che durante la corsa producono un discreto rumore, che purtroppo non lo ha salvato. Andrea Papi non era uno sprovveduto, era un giovane laureato alla triennale di Scienze motorie a Ferrara, iscritto alla magistrale in Scienze dello Sport e della Prestazione presso l’Università di Verona, nonché grande appassionato di tanti sport: corsa, hockey, boxe e amante, soprattutto, degli sport di montagna.
Da aggiornamenti di notizie dei giorni scorsi risulta che il Tribunale Amministrativo Regionale di Trento, su istanza della LAV Italia, ha sospeso fino all’11 maggio l’esecuzione dell’orsa JJ4. Secondo LAV Italia la sospensione permetterà una futura gestione dell’orsa, che potrà evitarne l’abbattimento.
di Massimiliano Merzi