Gli orsi in Trentino continuano a rimanere al centro dell’attenzione grazie a qualche plantigrado che di volta in volta decide di visitare i centri abitati in cerca di cibo, per curiosità o per spostarsi da una valle all’altra. Hanno fatto notizia nelle ultime settimane gli avvistamenti di Arco e di Bolognano d’Arco dove due orsi in momenti diversi hanno percorso le strade cittadine destando spavento in alcuni residenti che se li sono trovati a pochi metri di distanza.
Ma l’orso, o meglio l’orsa, che negli ultimi giorni desta il maggior interesse è l’orsa JJ4 che attualmente si trova rinchiusa nella struttura del Casteller a Trento e sulla quale pende un’ordinanza di abbattimento.
Lo scorso 14 luglio il Consiglio di Stato si è espresso sul ricorso presentato da varie associazioni animaliste (Leal, Lav, Lega nazionale difesa del cane, ENPA, Oipa, Leidaa) ed ha sospeso il provvedimento che disponeva l’abbattimento dell’orsa JJ4 e dell’altro orso MJ5 anch’esso ritenuto problematico.
Se da un l’alto la Provincia di Trento è intenzionata ad abbattere i due orsi, colpevole uno dell’uccisione di Andrea Papi e l’altro di aveva aggredito, lo scorso 5 marzo, un escursionista causandogli delle ferite non gravi; ritenendo quindi che i due plantigradi costituiscono un pericolo reale per i cittadini; dall’altra le associazioni animaliste che hanno contrastato i provvedimenti della Provincia Autonoma di Trento prima al TAR e poi al Consiglio di Stato.
Il Consiglio di Stato, dopo aver sentito in audizione tutte le associazioni animaliste intervenute, ha ritenuto rilevanti le osservazioni presentate ed ha recepito la richiesta di sospensione dell’abbattimento dei due orsi ritenendo che “il provvedimento che dispone l’abbattimento dell’animale appare sproporzionato e non coerente con le normative sovrannazionali e nazionali che impongono l’adeguata valutazione di misure intermedie, ferma restando la disposta captivazione a tutela della sicurezza pubblica”.
Sicuramente la decisione del Consiglio di Stato è stata influenzata dalla disponibilità della Lav a trasferire, a proprie spese, l’orsa JJ4 in Romania in un rifugio dove possa vivere meglio che nell’angusto recinto del Casteller.
Avendo dato disponibilità ad occuparsi del trasferimento dell’orsa in tutta sicurezza, la Lav per mezzo del suo avvocato e dei suoi rappresentanti lanciano un appello alla provincia affinché si dia inizio al trasferimento dell’animale verso la Romania senza attendere la sentenza definitiva del TAR del prossimo 14 dicembre.
Sulle speranze di vita di JJ4 rimane comunque una sorta d’incertezza in quanto il Presidente Fugatti sembra intenzionato a percorrere tutte le strade possibili per addivenire ad un abbattimento dell’animale, abbattimento che oggi vista la sentenza del Consiglio di Stato e vista la disponibilità della Lav di provvedere al trasferimento dell’animale appare eccessiva ed inutile.
di Massimiliano Merzi