La missione Mars2020 della Nasa si sta rilevando un successo. Dopo il lancio della sonda spaziale avvenuto il 30 luglio dello scorso anno, il rilascio del rover Perseverance nel cratere di Jezero lo scorso 18 Febbraio senza alcun problema abbiamo potuto assistere al volo dell’elicottero Ingenuity.
Sappiamo che il rover Perseverance ha principalmente due scopi: analizzare il suolo marziano alla ricerca di antiche forme di vita sul pianeta rosso; raccogliere materiale roccioso e conservarlo per un futuro invio dello stesso sulla terra.
Ma quali sono gli scopi dell’elicottero Ingenuity? Lo scopo di Ingenuity è uno e soltanto uno: funzionare. Il piccolo elicottero è quello che viene definito negli ambienti scientifici: un dimostratore tecnologico. È in pratica un prototipo che deve dimostrare la possibilità di un suo funzionamento in determinate condizioni ambientali.
Le componenti dell’elicottero, tra cui le batterie che lo alimentano, hanno resistito ha temperature inferiori ai -90 gradi centigradi delle notti marziane e il 19 aprile è il piccolo elicottero ha effettuato il suo primo volo.
Abituati come siamo a vedere droni volare sopra le nostre teste, potremmo pensare che tutto sommato l’operazione non era poi così difficile. In realtà per poter far volare Ingenuity è stato necessario progettarlo con estrema precisione.
Per permettere ad Ingenuity di volare il suo peso è stato limato fino ad un chilo e ottocento grammi, la sua struttura è stata resa il più possibile resistente, i motori messi in grado di far girare le pale otto volte più velocemente di quanto è necessario farlo sulla terra a causa dell’atmosfera rarefatta di Marte. Le stesse pale dell’elicottero sono notevolmente più grandi di quanto lo sarebbero se Ingenuity dovesse volare sulla Terra.
Il piccolo elicottero marziano vola in autonomia eseguendo istruzioni spedite di volta in volta dagli ingegneri sulla Terra. Infatti non sarebbe possibile pilotarlo da remoto considerando che qualsiasi informazione o comando di volo impiegherebbe circa 22 minuti per andare o venire da Marte.
Se attualmente le missioni di Perseverance e Ingenuity non coincidono non è detto che i futuri droni che saranno inviati su Marte non saranno impiegati per l’esplorazione e per la ricerca attiva di vita sul Pianeta Rosso.
di Massimiliano Merzi