Un libro per la Giornata della Memoria.

L’ AMICO RITROVATO di Fred Uhlman

L’amico ritrovato è un’opera di rara bellezza, né romanzo né racconto ma novella che nelle sue dimensioni ridotte, non più di ottanta pagine, tratteggia con efficacia e profondità il terribile mondo della Germania del terzo Reich.

La vita di Fred Uhlman, a causa delle sue origini ebraiche, fu travolta dalla persecuzione nazista, alla quale sfuggì riparando inizialmente in Francia. A Parigi iniziò ad esplorare la sua sensibilità per la pittura con la quale poté guadagnarsi da vivere nei primi anni trenta, non avendo l’opportunità di esercitare la professione di avvocato. Fu ben accolto dai circoli artistici tanto francesi quanto inglesi, peregrinando tra Francia, Spagna e Regno Unito fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. I suoi dipinti di paesaggi sia urbani che campestri riscossero successo, tanto da poter partecipare a molte esposizioni in Gran Bretagna, dove si stabilì definitivamente. Nel 1968 il Leighton House Museum di Londra gli dedicò una importante retrospettiva a coronamento della sua attività di pittore. Molte delle sue opere oggi sono esposte al Fitzwilliam Museum di Cambridge e al Victoria ed Albert Museum di Londra, città dove morì nel 1985.

Reunion, questo il titolo di pubblicazione negli Stati Uniti nel 1971, ha costituito un caso letterario negli anni ’80, per il grande apprezzamento di critica e pubblico che ha ricevuto in tutto il mondo. La sensibilità e la capacità di pittore di Fred Uhlman di evocare un mondo dell’anima con pochi tratti di pennello si trasferisce in quest’opera, che con delicatezza e nostalgia rievoca l’adolescenza dell’autore, che ispira il racconto.

Konradin Von Hohenfels, affascinante rampollo dell’aristocrazia tedesca, incontra sui banchi di scuola Hans Schwarz, ebreo borghese. Nasce una profonda amicizia, come solo tra adolescenti lega le anime per tutta la vita. Ma la loro intesa e le loro vite vengono sconvolte dalla follia che anima quegli anni, che mette in discussione il diritto di vivere e di morire nel proprio paese. Le strade dei due sedicenni si separano per sempre e mentre infuria l’odio nazista, Hans trova scampo negli Stati Uniti. In una rimozione di tutto ciò che ricorda la patria che lo ha rifiutato, Hans ritrova però l’amico trent’anni dopo, nel modo più inatteso, in poche righe che testimoniano che le loro anime non si erano mai separate.

di Rosaria Russo